MILANO (WSI) – Continua la tendenza di fondo nel mercato del forex con molte coppie valutarie ancora in formazione di trend. Permangono come valute in situazione di forza l’euro e la sterlina, mentre risultano ancora sofferenti le valute commodity come l’australiano e il dollaro canadese.
Per lo yen invece un’altra settimana neutrale senza nessun movimento importante e con pochi spunti operativi, soprattutto in funzione del forte range che permane sul cambio USDJPY, dove il prezzo è confinato tra 103.00 e 101.00 da almeno due settimane. Questo potrebbe garantire buoni trade a livello intraday, ma nel trading di medio periodo l’operatività risulta molto limitata.
EURUSD
Il cambio ha registrato in settimana nuovi massimi da fine 2011 e mantiene una posizione di forza con un trend rialzista. Ora, per la terza volta, il prezzo si trova all’esame di 1.3800 come resistenza che per il momento ha sempre trovato pronti i venditori a respingere il prezzo con forti vendite (Figura 1):
La settimana in entrata è particolare perché come sempre succede ad inizio mese avremo giovedì i tassi sull’euro e la relativa conferenza stampa e poi nel venerdì i classici non-farm payrolls, market mover molto importanti e spesso utilizzati dagli attori del mercato per produrre forti movimenti di prezzo.
Il sentment generale è che in settimana questa volta il prezzo possa realmente tentare la rottura reale di 1.3800 ed andare a cercare resistenze importanti verso 1.4150 in prima istanza. Dal punto di vista operativo per ora non ci sono indicazioni particolari oltre alla resistenza citata in precedenza. Questo potrebbe portare ad una correzione di breve che potrebbe consentire buoni trade in vendita ma solo nell’intraday.
AUDUSD
L’australiano, pur mostrando debolezza generale in tutto il mercato, ha resistito contro il dollaro ed ora si trova in conformazione di un possibile segnale di inversione. Dopo la forte discesa il prezzo ha trovato supporti importanti in area 0.8600 circa ed ora, probabilmente nel corso della settimana, vedremo se la figura di testa e spalla in conformazione riuscirà ad invertire la negatività che permane sul cambio da circa un anno oppure se ripartirà il trend ribassista.
Come si vede in Figura 2 il punto cruciale sui cui regge il destino di questo cambio è il livello 0.8850 da cui il prezzo dovrebbe rimbalzare per confermare la figura e ripartire a rialzo. Se ciò non accadrà allora la rottura porterà il prezzo a testare nuovamente i supporti a 0.8600 e la relativa rottura spingerà il prezzo ancora più in basso:
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YEN
Lo yen, che più o meno si trova nella stessa situazione tecnica con le valute dollaro, euro, sterlina e franco, risulta mediamente laterale nel grafico daily. Il prezzo sempre a ridosso della media mobile a 21 e lo stocastico che non raggiunge livelli di ipercomprato o ipervenduto ormai da diverso tempo. Queste indicazioni tecniche indicano stallo, indecisione fra gli investitori che, o non hanno ancora deciso come operare oppure sono in attesa di qualche notizia o qualche informazione importante.
Per noi operatori retail non è facile operare in questa situazione di indecisione soprattutto per l’assenza di un trend che possa garantire il successo nelle operazioni. A questo scopo risulta molto più interessante la situazione weekly che accomuna le coppie con lo yen:
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Trend rialzista, ritracciamento dopo un nuovo massimo ascendente e buon segnale di inversione sul 50% di Fibonacci. Segnale della tecnica LT praticamente perfetto, che arrivando dal grafico weekly risulta anche più corposo e attendibile. L’ingresso potrebbe essere già eseguito direttamente a mercato senza ordini pendenti in quanto il prezzo ha già superato il massimo della pin.
L’autore Lucas Bruni è formatore di www.professioneforex.com e autore di TRADERS’ Magazine, www. traders-mag.it
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