ROMA (WSI) – Gli stipendi dei parlamentari italiani sono cinque volte superiori rispetto alla media dei lavoratori. Una sperequazione che non ha pari nel resto del mondo occidentale. Sebbene non ci siano dati ufficiale – si legge in un articolo pubblicato su Quartz – secondo l’ultima classifica pubblicata dall’Economist risulta infatti che il reddito annuale in dollari di un membro del Parlamento italiano si aggira intorno ai 182 mila dollari (circa 130 mila euro) a fronte di una media annua di un lavoratore pari a 36.763 dollari.
Solo i parlamentari australiani mostrano un reddito annuo superiore, pari cioè a 201,200 dollari, ma a confronto con la media dei salari annui medi dei lavoratori, pari a 77.262 dollari, il paragone risulta meno stridente.
[ARTICLEIMAGE] Con l’acuirsi della crisi – si legge nell’articolo – la Banca Centrale Europea ha più volte chiesto a Roma un taglio dei costi delle spese del settore pubblico. Matteo Renzi sembra intenzionato a farlo. Il neo-presidente del consiglio ha annunciato la volontà di abolire il Senato che, a suo avviso, rallenta il processo decisionale. Una riforma di questo tipo, ridurrebbe le spese di circa 58 milioni di euro, ma non sarebbe sufficiente per ridurre il dislivello di reddito medio tra classe politica e cittadini. Per avvicinarsi alla media europea, occorrerebbe un dimezzamento degli stipendi medi o un raddoppio degli stipendi medi degli italiani” conclude l’articolo.