MOSCA (WSI) – In meno di due giorni dall’esito del referendum che ha chiesto l’annessione della Crimea alla Russia, la penisola filo russa è stata già ufficialmente assorbita da Mosca.
Dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto sull’indipendenza, oggi i leader dei parlamenti di Crima e Russia hanno frimato un trattato di annessione.
Questa mattina il presidente russo ha subito informato ufficialmente il parlamento della richiesta della Crimea di far parte della Russia, prima tappa legislativa per incorporare la regione meridionale nella Federazione Russa, e poi ha dato disposizione di approvare la bozza di accordo.
Cremlino: «Le sanzioni suscitano ironia e sarcasmo»
«Abbiamo già provato sanzioni del genere, esse suscitano ironia e anche sarcasmo» ha detto il consigliere diplomatico di Putin, Iuri Ushakov, commentando le sanzioni occidentali contro la Russia dopo il referendum in Crimea.
Ovazioni dei parlamentari al Cremlino non appena Putin ha ricordato la presenza dei rappresentanti della Crimea e di Sebastopoli. Lunghi applausi anche quando il presidente russo ha ricordato cosa rappresenta la Crimea nella storia russa e l’esito del referendum per l’annessione alla Russia.
«In Crimea ci saranno tre lingue: russo, ucraino e tataro» ha detto Putin. Il trasferimento della Crimea all’Ucraina fu frutto di «grosse violazioni» e fu deciso «dietro le quinte» in uno «stato totalitario», mettendo la gente di fronte al fatto compiuto ha aggiunto.
Fabius: «Sospesa la partecipazione della Russia al vertice di giugno»
Per la riunione del G8 prevista a giugno, «abbiamo deciso di sospendere la partecipazione della Russia, ovvero è previsto che siano tutti gli altri Paesi, i sette più grandi Paesi, che si riuniscano, senza la Russia». Lo ha dichiarato i l ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, alla radio Europe 1.
Kiev: «Il mondo non riconosca Crimea separatista»
Il ministero degli Esteri ucraino ha chiesto alla comunità internazionale di non riconoscere la separatista «Repubblica di Crimea» e l’ormai prossima annessione di questa alla Russia. «Tenuto conto – scrivono da Kiev – che l’indipendenza della Crimea è stata proclamata da un organo illegittimo in seguito a un referendum incostituzionale, il ministero degli Esteri ucraino chiede ai membri della comunità internazionale di astenersi dal riconoscere la Repubblica di Crimea sul piano internazionale».
Vicepresidente Usa Biden a Varsavia
Il vicepresidente americano Joe Biden è arrivato questa mattina a Varsavia dove in giornata avrà i colloqui con il premier polacco Donald Tusk e il presidente Bronislaw Komorowski. «L’Occidente non può accettare l’annessione della Crimea», ha detto stamattina Tusk in un’intervista sottolineando che si tratta di una «seconda Yalta».
La Borsa di Mosca tiene anche dopo le sanzioni
Tiene, con un leggero rialzo, la Borsa di Mosca dopo le sanzioni occidentali per il referendum in Crimea sull’annessione alla Russia: l’indice Micex, in rubli, viaggia a +0,66, l’Rts in dollari, a +0,04. Un segno che la blacklist varata ieri da Washington e Bruxelles non impensierisce l’economia russa
La Duma plaude all’esito del referendum
La Duma, il ramo basso del parlamento russo, ha adottato oggi una dichiarazione che plaude all’esito del referendum della Crimea per l’annessione a Mosca ed esprime fiducia nella capacità delle autorità locali di mantenere la pace, la concordia interetnica e interreligiosa e la diversità linguistica. La Duma si impegna inoltre a contribuire allo sviluppo socio-economico della Crimea e alla sua stabilità durante il periodo di transizione.
Tensioni alte con l’Occidente
Le tensioni con l’Occidente rimangono molto alte: all’indomani delle sanzioni alla Russia per il referendum in Crimea, è stato annullato l’incontro previsto oggi a Mosca tra i ministri degli esteri e della difesa russi, Serghiei Lavrov e Serghiei Shoigu, e i loro colleghi francesi Laurent Fabius e Jean-Yves Le Drian. Lo notizia, diffusa dalla tv francese, è stata confermata dal ministero degli esteri russo. Ieri Fabius aveva dichiarato che Parigi potrebbe annullare la vendita della nave militare Mistral alla Russia «se Putin continua ciò che sta facendo».