Elezioni europee: Forza Italia disperata, vuole candidare Marina e Barbara Berlusconi
ROMA (WSI) – Vota Berlusconi. Che sia Marina o Barbara o Silvio poco fa la differenza. L’importante è che sulla lista per le prossime Europee, gli elettori possano barrare il nome di uno di famiglia e che ci sia il cognome del leader massimo.
Forza Italia disperata dopo la sentenza della Cassazione che rafforza l’incandidabilità del Cavaliere, pensa alle strategie per sopravvivere a quella che potrebbe essere una batosta elettorale. Le dirette interessate non hanno nessuna voglia di mettersi a fare politica, tanto che sono state più le smentite che le aperture, ma la situazione è così critica che tutto potrebbe succedere.
Una speranza a cui cerca di dare un briciolo di credibilità Maria Stella Gelmini, anche se ci tiene a specificare che nessuna decisione ufficiale è stata presa. E se Marina ha già ripetutamente negato la sua discesa in campo, Barbara sembra essere la figlia pronta a sacrificarsi per il bene del partito, e del padre.
Qualcuno ha pensato addirittura che il presunto matrimonio tra Silvio e la compagna Francesca Pascale potrebbe essere un modo per dare il cognome Berlusconi alla donna e poi inserirla come candidata nelle liste per Strasburgo.
Ad Arcore le provano tutte per restare aggrappati alla barca delle elezioni, ma ormai le carte da giocare non sono poi così tante. Giorni duri in casa Forza Italia: le settimane che separano dalle elezioni europee sono sempre meno, il Cavaliere è stato interdetto definitivamente (per due anni) dai pubblici uffici e i sondaggi spaventano i fedeli che hanno seguito il leader nello strappo con il Nuovo centrodestra. Forza Italia si appella così all’ultima delle chance: la candidatura di una delle figlie di Berlusconi.
La dead line è fissata il 6-7 aprile. Per quella data Forza Italia dovrà presentare il simbolo con il nome del leader da inserire nella scheda elettorale per le europee. Il nodo è sempre lo stesso: come mantenere il nome Berlusconi nel logo azzurro. In questi mesi sono circolate varie voci e tutte portavano alla scelta di un’alternativa al Cav interna alla famiglia.
In realtà, assicurano ad Arcore (e questa versione sarebbe accreditata anche dai suoi avvocati) l’esclusione dall’Europa del leader di Fi non avrebbe ricadute sul simbolo elettorale, purché venga regolarmente presentato entro la scadenza di legge conservando la denominazione ‘Berlusconi’ in calce al tradizionale logo di ‘Forza Italia’ con il tricolore in primo piano.
“All’ufficio competente sarà consegnata la scheda elettorale con il nome del leader azzurro e poi, in un secondo momento, si affronterà la pratica candidatura”, assicura un autorevole esponente azzurro, che rinvia la decisione finale sulla corsa di Berlusconi a Bruxelles a dopo il 10 aprile, giorno in cui i giudici di Milano dovranno pronunciarsi sui servizi sociali o i domiciliari.
“Nel simbolo di Fi”, conferma in un’intervista a Radio Capital Maria Stella Gelmini, vice presidente del gruppo a Montecitorio, “il nome di ‘Berlusconi Presidente’ sarà comunque contemplato” e, nel caso, potrebbe accompagnare la discesa in campo delle figlie di Berlusconi.
“La scelta verrà fatta nei prossimi giorni. Se Barbara o Marina o entrambe sceglieranno di scendere in campo si tratterà di una scelta ponderata per difendere il percorso intrapreso da Silvio Berlusconi. In ogni caso sarebbero candidature che verrebbero accolte favorevolmente da Forza Italia”, ha detto.
Sull’imminente decisione in merito all’affidamento ai servizi sociali o sui domiciliari per Silvio Berlusconi, Gelmini dice che “l’affidamento ai servizi sociali può far sorridere ma consentirebbe di essere in campo. Rimarrei sorpresa se questa non fosse la scelta dei giudici”.
Far campagna elettorale in una condizione di restrizione della libertà può essere un punto a favore di Berlusconi? “Lui preferirebbe far campagna elettorale da uomo libero e c’è una spinta e una richiesta dal basso perché resti in campo”.
Toti smentisce qualsiasi ipotesi. Ma le preoccupazioni costringono i fedelissimi ad andare in ordine sparso. “La famiglia”, ha risposto il consigliere politico di Berlusconi al tg3, “ha sempre smentito e a me non risulta”.
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