ROMA (WSI) – Altroconsumo Finanza: ad aprile il Tesoro emetterà un nuovo BTp Italia, il titolo di Stato il cui rendimento è legato il Tesoroall’inflazione nel nostro Paese.
“Alcune delle caratteristiche saranno le stesse dei “cugini” già in circolazione” – dice Vincenzo Somma direttore di Altroconsumo Finanza – “ad esempio, si potrà acquistarlo in asta sia allo sportello della propria banca, sia tramite l’home banking. Identiche anche le modalità di calcolo degli interessi. Come gli altri BTp Italia, infatti, si pagherà una cedola semestrale composta da due parti: una fissa, che per ora non è nota, e una variabile che ti “rimborsa” la svalutazione del capitale dovuta all’inflazione. Uguale, infine, il “premio-fedeltà” se si mantiene fino a scadenza”.
Rispetto alle precedenti emissioni, però, ci sono due novità
– La più importante è che il titolo non avrà una durata di 4 anni, ma di 6. Secondo gli analisti di Altroconsumo Finanza il Tesoro lo fa per allungare la scadenza media dei suoi debiti, approfittando dei bassi tassi attuali, ma anche per gli investitoripotrebbe essere un vantaggio visto che l’economia italiana ristagna ed è probabile che l’inflazione ci metta un po’ a ripartire e a gonfiare le cedole.
– L’altra novità è nel collocamento. Per chi è investitore al dettaglio l’offerta sarà aperta dal 14 al 16 aprile, ma il Tesoro potrebbe chiuderla, sostengono gli analisti di Altroconsumo Finanza, la sera del 15 aprile: per essere sicuro di avere i titoli bisognerà quindi inviare l’ordine nei primi due giorni.
Gli investitori istituzionali, stavolta, potranno acquistare in asta solo il 17 aprile e il Tesoro può “chiudere i rubinetti” in qualunque momento, con un preavviso di 30 minuti, questo per evitare maxi-emissioni come in passato.
Conviene partecipare o no?
“Dipenderà dalla cedola minima garantita” – sostiene Somma – “Se però, come ci aspettiamo, la cedola sarà tale da allineare il rendimento a quello dei BTp Italia già sul mercato, il titolo sarà interessante. Inoltre i tentativi del Tesoro per limitare la quantità emessa contribuiranno a sostenere il prezzo una volta che il BTp Italia arriverà in Borsa: un vantaggio per chi decide di vendere prima della scadenza. Insomma, le premesse sono buone”.