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Euro/dollaro: attendere prima di tentare ingressi long

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MILANO (WSI) – Seppur utilizzato da una discreta gamma di operatori del mercato, il fattore tempo non è uno degli indicatori più conosciuti e non risulta tra i più chiacchierati presso i media di divulgazione finanziaria. Nonostante ciò, e forse anche per questo, l’analisi dei grafici con l’utilizzo delle indicazioni fornite dal passare del tempo risultano spesso veritiere e, se condite con una buona e sapiente base di analisi tecnica, può rappresentare una buona strategia operativa, specialmente nel mercato del forex.

Introduco con queste parole l’articolo di questa settimana perché l’eurodollaro si trova oggi una condizione che potremmo definire “perfettamente ritmica” e rappresenta proprio una di quelle situazioni in cui la lettura del tempo potrebbe fare la differenza.

Come sempre pero’ bisogna ricordare che, come tutti gli strumenti di analisi, neppure il tempo può garantire la riuscita delle nostre operazioni e di conseguenza va gestito con disciplina e prendendo le giuste precauzioni, senza anticipare possibili ingressi e attendendo sempre il miglior timing possibile.

Partiamo velocemente dall’inizio del trend rialzista che ha portato l’eurusd da 1.2700 (primi di luglio 2013) sino alle soglie di 1.4000 circa, passando prima per il difficile ostacolo della resistenza 1.3800 superata soltanto verso il quarto tentativo del mercato.

Notiamo facilmente in figura 1 che i minimi di questo trend si sono alternati all’incirca ogni quaranta candele, ovvero ogni quaranta giorni. A metà gennaio del 2014 un leggero allungo ha portato il terzo ciclo rialzista ad estendersi per circa diciannove giorni in più, ma notando nel dettaglio la situazione è facile vedere che presso la quarantaduesima candela dello stesso ciclo abbiamo comunque visto un minimo importante, durato per qualche giorno, come quasi ad indicare una momentanea interruzione di andamento ciclico schematico e regolare.

Oggi ci troviamo sulla chiusura del quarto ciclo e il conteggio ci porta sino alla quarantesima candela. Volendo essere precisi la ciclicitĂ  del trend ha generato movimenti leggermente piĂą lunghi, di almeno quarantadue candele e questo potrebbe indicare qualche giorno di attesa in piĂą prima di tentare ingressi long in funzione della dinamica costante del trend.

A sostegno di questa teoria abbiamo i “classici” strumenti dell’analisi tecnica e possiamo facilmente notare che altri sintomi di una possibile ripresa del trend non mancano all’interno del grafico: pin bar rialzista, livello di rimbalzo tondo presso 1.3700, test su media mobile esponenziale, stocastico sulla soglia di quota 20, atr in calo. Motivi per entrare a rialzo quindi non ne mancano aggiungendo che anche il tempo è prossimo a porre il suo veto sul possibile trade in funzione del nuovo minimo che “dovrebbe generarsi” entro la prossima settimana.

Abbiamo quindi diversi scenari possibili dove nel primo caso il prezzo potrebbe già partire a rialzo dati tutti i sintomi di possibile inversione in favore della ripresa del trend, contando anche il vantaggio del fattore tempo che però sarebbe leggermente in anticipo.

In secondo luogo potremmo anche avere un minimo tra qualche giorno o meglio all’interno di questa settimana e di conseguenza un ingresso anticipato potrebbe non dare i frutti sperati. In ultimo va sempre considerato il fatto che il ritmo del trend potrebbe interrompersi in qualsiasi momento.

In conclusione tutti gli strumenti analitici a disposizione dei traders indicano long su questo grafico e nel dettaglio la sensazione principale è che il prezzo dovrebbe ritentare l’aggancio in quota 1.4000 in poco tempo. La questione da risolvere, come sempre, è quando tentare l’ingresso per cercare di monetizzare il nuovo assalto alla resistenza.

L’autore Lucas Bruni è analista e formatore di Professione Forex, e autore di Traders Magazine

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Traders’ Magazine – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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