NEW YORK (WSI) – Nella sua ultima nota “What Next in The Global Economy”, “Che cosa succederà nell’economia globale?”, l’economista di Morgan Stanley Joachim Fels racconta questa storia su Mario Draghi:
Chi l’ha detto che i banchieri centrali non abbiano il senso dell’umorismo? Durante una recente cena al museo Senckenberg di Francoforte Mario Draghi ha raccontato ai presenti la sua barzelletta preferita:
Un uomo ha bisogno di un trapianto di cuore. Dice il dottore: “Posso darti il cuore di un bambino di cinque anni” “Troppo giovane” “Che ne dici di quello di un banchiere d’affari quarantenne?” “Non hanno cuore” “E un banchiere centrale settantenne?” “Lo prenderò” “Ma perché?” “Non è mai stato usato!”.
La barzelletta – riprende Fels – mi è piaciuta e non solo perché io mi considero un economista che lavora per una banca d’affari piuttosto che un banchiere di investimento.
La barzelletta di Draghi trasmette un messaggio importante ma semplice: il mestiere di un banchiere centrale è quello di prendere decisioni a mente fredda, razionali e senza emozioni, in un contesto spesso difficile.
E nei suoi 15 anni di esistenza insieme con l’euro, la Bce guidata da Mario Draghi e dai suoi predecessori Jean-Claude Trichet and Wim Duisenberg ha dovuto prendere molte decisioni difficili in circostanze complesse. Alcune di queste decisioni possono essere messe in discussione (sebbene tipicamente con il senno di poi), come ad esempio il taglio dei tassi in aprile del 1999 o i rialzi del luglio del 2008 e dell’aprile e del luglio del 2011.
Gran parte delle altre decisioni della Bce è invece stata grosso modo corretta – basti pensare all’annuncio di Mario Draghi del luglio del 2012 che avrebbe fatto “tutto il necessario” per salvaguardare l’euro.
E adesso la Bce è giunta dinanzi a un nuovo momento cruciale in cui deve prendere una decisione. I dati sui prezzi sono stati molto deboli, e c’è pressione su Draghi perché tagli i tassi o faccia qualcosa per raffreddare la deflazione. Lo farà ? Il meeting è giovedì. Ne discuteremo fino ad allora.
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