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Borsa Milano cede oltre 1%, ma broker ottimisti: “Ancora spazio per salire”

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MILANO (WSI) – Brusco passo indietro della Borsa Milano, che entra in una breve fase di correzione dopo i solidi rialzi visti fino alla vigilia che hanno permesso al Ftse Mib di continuare la corsa del 2014 estendendo i guadagni dell’anno a +14%.

Il Ftse Mib segna -1,18% in chiusura, ma in generale l’indice azionario nostrano si conferma tra i migliori delle economie avanzate da inizio anno, grazie anche al rinnovato interesse da parte degli investitori americani.

Superata la soglia dei 22.000 punti in avvio, il mercato è poi tornato ben presto sotto la soglia psicologica, virando in rosso malgrado lo Spread abbia toccato i minimi da giugno 2011. Lo stesso differenziale risale leggermente oltre quota 170 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali +0,86% al 3,32%.

Sotto pressione le banche: in netta flessione Banco Popolare (-3,2%), Mediobanca (-2,6%), BP Milano (-2,2%) e UBI Banca (-2%). Fa eccezione MPS (+1,4%). Secondo le ultime indiscrezioni stampa, la Fondazione, che ha giĂ  ridotto notevolmente la propria partecipazione nella banca senese durante le ultime settimane, potrebbe a breve vendere un altro 3% di MPS mantenendo soltanto quella quota del 2,5% vincolata di recente a un patto con Fintech e Pactual sul 9% del capitale.

Tra altri titoli pesanti Fiat paga i dati sulle vendite di auto in Italia, mentre Finmeccanica non approfitta del giudizio positivo di Ubs.

I gestori Usa stanno puntando in modo particolare su Italia, Portogallo e Grecia, mentre vengono considerati meno attraenti i mercati di Germania e Francia. Detto questo, i mercati rimangono ben al di sotto dei massimi testati nel 2007. Il PSI 20 Index portoghese viaggia a un valore inferiore -44% rispetto al record segnato quell’anno, indice greco ASE -75%, mentre il Ftse Mib italiano – che viaggia al massimo dal 2011 – dovrebbe più che raddoppiare il suo valore per tornare al suo record.

L’interesse degli investitori verso l’azionario italiano è comunque innegabile; basti pensare che gli asset gestiti dal fondo di Blackrock iShares MSCI Italy Capped fund sono aumentati a $1,3 miliardi da $863 milioni nel primo trimestre del 2014.

“Stiamo assistendo a un ritorno dei flussi – ha commentato in una intervista rilasciata a Bloomberg Larry Kantor, responsabile della divisione di ricerca di Barclays a New York, riferendosi agli ETF che puntano sui titoli azionari di Spagna e Italia – (I paesi) sono stati oggetto di pressioni (ribassiste) per molto tempo e ora stanno svoltando l’angolo in termini di ripresa economica. Ovviamente, questi mercati hanno recuperato terreno, ma non incorporano ancora la ripresa. Crediamo ancora che ci sia spazio per salire”.

Il Ftse Mib potrebbe ritracciare attorno ai 22.000 punti; importante l’obiettivo dei 22.600 punti, nel medio periodo l’analisi tecnica intravede il raggiungimento della soglia a 23.000 punti.

In Asia, borsa di Tokyo in solido rialzo, Nikkei oltre +1%, al nuovo record in tre settimane, complice l’indebolimento dello yen a 103,93 sul dollaro, al minimo dal 23 gennaio; Hong Kong +0,14%, S&P/ASX 200 +0,26%, Shanghai +0,35%, Kospi +0,26%.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,02% a $1,3789; dollaro/yen +0,06% a JPY 103,70. Euro/franco svizzero +0,08% a CHF 1,2192. Euro/yen +0,03% a JPY 142,99.

Euro osservato speciale, in vista della riunione della Bce di giovedì 3 aprile. C’è chi scommette su nuove manovre da parte della Bce per rilanciare la ripresa. Ma Draghi dovrà fare i conti, come sempre, con l’ostruzione dei falchi della Bundesbank.

In ambito di materie prime, i futures sul petrolio -0,38% a $99,36 al barile, oro +0,30% a 1.283,80.