NEW YORK (WSI) – Prosegue anche in mattinata la corsa dell’oro, con le quotazioni scambiate sul Comex che salgono +1% circa a quota $1.293,50. L’oro prosegue così la ripresa dal minimo delle ultime sette settimane, sulla scia dei timori sulle tensioni geopolitiche che vedono protagoniste la Russia e l’Ucraina, e per le speculazioni secondo cui la domanda fisica del metallo prezioso è destinata a rafforzarsi.
Prezzi dunque in recupero dopo essere scivolati il primo aprile a $1.277,79, al minimo dallo scorso 11 febbraio, scontando la prospettiva di tassi sui fed funds più alti.
Tuttavia, intervistato da Bloomberg Zhu Siquan, analista presso GF Futures Co., divisione della società con sede a Guangzhou che ha acquistato Natixis Commodity Markets Ltd, afferma che “la domanda fisica è buona, ma non eccezionale, dunque è difficile che il trend rialzista possa essere sostenuto. Certo la decisione dell’India di ridurre le restrizioni sulle importazioni potrebbe essere positiva per la domanda fisica, nel paese. Ma gli investitori dovrebbero rimanere alla finiestra, prima della diffusione del rapporto sull’occupazione Usa (che avverrà domani 4 aprile).
Detto questo, le quotazioni dell’oro sono salite +7,4% da inizio 2014, dopo essere crollate -28% lo scorso anno, al ritmo più forte dal 1981. I prezzi erano saliti +70% dal dicembre del 2008 a giugno del 2011, grazie alle iniezioni di liquidità operate dalla Fed, che ha immesso nel sistema finanziario più di $2.000 miliardi.
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NEW YORK (WSI) – I prezzi dei metalli preziosi sono in netta risalita quest’oggi.
Il catalizzatore non è ben chiaro, ma la corsa è iniziata proprio dopo le minacce di Vladimir Putin rivolte contro JP Morgan.
Il presidente russo ha parlato della possibilità di una rappresaglia.
Al momento i futures sull’oro scambiano in area $1.292,22 l’oncia, mentre l’argento vale $20,121.