MILANO (WSI) – Borsa Milano in calo, indice Ftse Mib recupera dai minimi di giornata ma rimane in pesante rosso, con un calo -1,46% a 21.667 punti, ben sotto la soglia di 22.000 punti. Da inizio anno il listino ha guadagnato ben 3.000 punti (vedi grafico sotto).
I ribassi di Wall Street degli ultimi giorni – ma ora i listini Usa mostrano una voglia di recupero – e gli avvertimenti di diversi strategist, oltre al balzo della volatilità, mettono in alert gli investitori di tutto il mondo.
Anche i noti rialzisti sembrano pronti a cambiare le loro strategie.
Ftse Mib tinto di rosso, male le banche con Mps -3,75%, Bper -3,36%, BPM -1,19%, Banco Popolare -2,83%, Unicredit -1,94%, Intesa -1,80%, Ubi Banca -2,49%. Sell anche in altri comparti, con Finmeccanica -2,66%, Telecom Italia -3,36%, Mediaset -4,20%.
In ambito di notizie societarie, Buy su Trevi Finanziaria Industriale, che tramite le controllate Drillmec e Petreven si è aggiudicata commesse per 120 milioni di dollari per impianti di perforazione petrolifera da Eni in Venezuela e da YPF in Argentina.
Focus anche su Salini Impregilo in scia alla notizia dell’aggiudicazione del lotto principale Tulfes-Pfons in Austria del mega progetto della Galleria di Base del Brennero in consorzio con l’austriaca Strabag (49% per l’azienda italiana): valore complessivo circa 380 milioni di euro.
L’euro tiene dopo le dichiarazioni di ieri di alcuni membri della Bce, tra cui Nowotny, che hanno stemperato le attese sul possibile allentamento quantitativo della Bce.
La moneta unica fa +0,44% a $1,3801; dollaro/yen -0,92% a JPY 102,14; euro/franco svizzero -0,01% a CHF 1,2199. Euro/yen -0,49% a JPY 140,97.
I mercati occidentali vengono da tre settimane positive consecutive, ma questa volta la musica sembra essere cambiata almeno in parte. Le tensioni di geopolitica si fanno sentire sulle piattaforme di trading, dopo che Mosca ha minacciato l’Ucraina di dare il via a una guerra civile se Kiev deciderà di usare la forza.
L’Europa teme una nuova guerra del gas. Putin potrebbe infatti bloccare le forniture.
Riguardo alle materie prime, i futures sul petrolio +0,44% a $100,88 al barile, oro +0,41% a $1.308,80 l’oncia.
Si allarga intanto il differenziale di rendimento tra i titoli di stato decennali italiani e quelli tedeschi. Lo spread Btp-Bund si attesta a 165,39 punti, in rialzo +0,65%, a fronte di un rendimento del Btp a 10 anni pari al 3,22%.
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Tra gli appuntamenti macro di giornata, alle 18 l’Italia presenta il Def, Documento di Economia e Finanza.
In Asia Tokyo ha chiuso in calo dell’1,36% scendendo a 14.606,88 punti. Meglio invece Shanghai, nel giorno del ritorno alle contrattazioni dopo una pausa per festività. Pesano ancora la debolezza dei titoli tech e la decisione della banca centrale giapponese di non varare nuove misure di stimolo.
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In generale dopo aver interrotto una serie positiva che si protraeva da otto giornate, le Borse della regione Asia Pacifico hanno ceduto terreno per una seconda seduta di fila. L’indice MSCI di riferimento ha ceduto lo 0,4%.
A preoccupare è il deterioramento dell’economia cinese e del suo sistema finanziario, a cui si unisce la crescita ancora troppo timida di Usa e Giappone. Per non parlare di quella fragile europea, che – come detto – ora si trova minacciata anche dalla possibilità di un conflitto nell’est del continente, tra Russia e Ucraina.