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Nuovi BTP Italia. Un buon investimento?

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ROMA (WSI) – Con che cuore si possono criticare i nuovi Btp Italia 2014-2020 in emissione da lunedì 14? Sbolognano tale robaccia le banche, i promotori finanziari e ormai anche le Poste!

Certo che hanno alcuni pregi: l’aggancio ai prezzi al consumo è una caratteristica difensiva, l’allungamento della durata ha risvolti positivi e l’aliquota fiscale dell’12,5% non è da trascurare.

Da alcuni commenti che si leggono dalla prima emissione del marzo 2012, la sottoscrizione avrebbe poi i connotati di un’azione patriottica.

Sorvolando su queste ridicolaggini, merita però sollevare qualche riserva in termini di rischio. È vero che i titoli reali, cioè indicizzati all’inflazione, strutturalmente incorporano una protezione assente in tutti gli altri. Ma i Btp Italia non sono certo l’alternativa più sicura, se per maggiore sicurezza si intende il minor rischio di perdite.

Che accadrebbe se il famigerato spread sui titoli del Tesoro dovesse risalire ai livelli passati? Basta andare a vedere cosa capitò a tali titoli nell’autunno del 2011, cioè due anni e mezzo fa, non in una precedente era geologica.

Circolava un titolo reale di pari vita residua: il Btp-i 2017 2,35% che a fine settembre scese quasi a 70 euro, ogni 100 di nominale iniziale.

Negli stessi frangenti i possessori invece di buoni fruttiferi postali (Bfp) hanno continuato a poterli riscattare a 100, oltre a eventuali interessi e rivalutazioni. È vero che i Bfp rendono meno. Ma – come dire? – non si può avere tutto dalla vita.

Inoltre quelli indicizzati all’inflazione durano dieci anni. Ma in presenza di un diritto al rimborso anticipato (cosiddetta opzione put continua), una maggiore durata è solo un vantaggio.

Godono inoltre di una garanzia duplice: quella dello Stato e ovviamente quella dell’emittente, la Cassa Depositi e Prestiti. Le Poste non c’entrano: si limitano a collocarli.

Se poi anche così uno ha preoccupazioni, può comprare titoli pubblici tedeschi, sempre reali per restare nel tema. Per esempio le Germania 1,75% 15-04-2020 all’1,75%, codice DE0001030526, quotate anche in Italia. Pagandole sui 113 euro il rendimento reale è leggermente negativo, ma questo è il prezzo della sicurezza.

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