NEW YORK (WSI) – Prende il via la stagione degli utili dei colossi bancari di Wall Street.
A inaugurarla è la banca numero uno negli Stati Uniti, JP Morgan Chase, che ha annunciato che nel primo trimestre del 2014, gli utili sono scesi del 19% a $5,27 miliardi, o $1,28 per azione, dai $6,53 miliardi, o $1,59 per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. Gli analisti intervistati da Bloomberg avevano previsto, in media, un attivo per azione di $1,46.
La flessione dei profitti è srara alimentata dal calo del fatturato nelle divisioni dei mutui e di trading sul reddito fisso. Di recente, l’analista David Konrad di Macquarie Group aveva avvertito che l’avvio del tapering da parte della Fed avrebbe avuto un impatto sul settore bancario Usa, dal momento che gli elevati tassi di interesse ridurranno i rifinanziamenti dei prestiti.
Il giro d’affari complessivo è calato -8% a $22,99 miliardi dai $25,12 miliardi del primo trimestre del 2013.
Intervistato da Cnbc Kalyan Nandy, gestore della divisione di ricerca presso Zacks, ha affermato che i risultati di bilancio di JPM sono cruciali per la fiducia degli investitori sul settore bancario.
Tuttavia, per l’intero comparto gravano le nuove regole delle autorità di regolamentazione, che rischiano di mettere sotto pressione i bilanci.