ROMA (WSI) – Su Equitalia è ora di guardarsi in faccia. Ed è ora di uscire allo scoperto: il braccio armato dell’Agenzia delle Entrate non ha mai perseguito “gli evasori”, ma è diventata uno sgherro che opprime piccoli e piccolissimi chiudendo un occhio sui ricchi e potenti. A volte persino facendosene complice, come da inchieste degli ultimi giorni.
Nessun italiano è stato risparmiato dalle terribili cartelle, o almeno nessun italiano senza santi in Paradiso e conti alle Cayman. Una vera tortura: cartelle a bambini di 7 anni, a invalidi e pensionati al minimo, cartelle ripetute o gonfiate, piccole aziende messe in ginocchio con il sequestro dei macchinari, e famiglie gettate in strada e private della case per debiti di poche migliaia di euro.
Altro che colpire gli evasori… A quanti milionari Equitalia ha pignorato lo yacht? Innumerevoli invece i disgraziati che pagano rate mensili agli spietati gabellieri, nell’impossibile tentativo di correre dietro a multe e relativi interessi da strozzini che si accumulano negli anni. Gabellieri medioevali che seminano terrore e disperazione, finendo con lo spingere la gente al suicidio o alle intifade di protesta che abbiamo visto in questi anni.
Sappiamo i nomi di chi ha voluto e votato Equitalia, a destra, e chi l’ha potenziata, a sinistra: gente che ancora siede in Parlamento, che ancora prova a raccattare voti promettendo “giustizia ed equità”. Insospettabili come Cuperlo ed eroi del “basta tasse” come Alfano; “anti-austerity” come Crosetto e “brave persone” come Bersani; persino l’ambientalista Realacci.
Abolire Equitalia, allora, non è più solo un gesto di giustizia verso le tante vittime. E’ un gesto di civiltà, che ci faccia uscire dai metodi da medioevo e dall’oppressione dei cittadini ad opera di scherani onnipotenti inviati dal signorotto di turno. La legge M5S presentata oggi è il nostro modo per dire il nostro NO ad un’Europa che fa macelleria di tante conquiste sociali e ci riporta ai tempi del terrore. Abolire Equitalia significa un’inversione di marcia, l’intraprendere finalmente la strada giusta fuori da questo incubo. Noi siamo pronti, vediamo la luce in fondo al tunnel: ed è la luce di 5 stelle.
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ROMA (WSI) – “Beppe Grillo è un provocatore e usa questa arma spesso rasentando il cattivo giusto, manca però di coerenza e sembra che si compiaccia nel mantenere un atteggiamento da provocatore, scapestrato, senza offrire agli italiani un progetto coerente, ben concepito e approfondito”.”. Lo ha detto la Presidente del Front National, Marine Le Pen durante la registrazione di Otto e mezzo, su La7.
Sui presunti corteggiamenti al leader del Movimento 5 Stelle, Le Pen tiene a precisare.
“Le mie nei confronti del M5S non erano avances”, precisa ora la Le Pen, “bensì un invito a tutti coloro che vogliono che il popolo sovrano preservi i costumi e gli usi del proprio paese, il futuro è dei patrioti, della nazione e del popolo”.
A metà marzo, nell’invocare un fronte comune tra gli euroscettici, la leader aveva sottolineato: “Francamente non capisco l’odio di Grillo nei miei confronti. In realtà, i nostri partiti sono d’accordo su molti temi, a partire dalla lotta contro l’euro”.
Grillo aveva preso le distanze, scrivendo sul suo blog: “Marine Le Pen è una bella signora di grande successo. Nessuno la odia. Ha però un’appartenza politica diversa dal M5S e per questo non sono possibili accordi. Rien d’autre. Adieu”.