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Shock Alitalia, salta matrimonio con Etihad. A meno di 3000 licenziamenti

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ROMA (WSI) – La lettera di Etihad con le condizioni per l’accordo è arrivata ieri sera. Ora la parola spetta ad Alitalia, poi il governo farà le sue valutazioni. Lo ha chiarito, durante un question time al Senato, il Ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, dopo che si erano diffuse notizie su un possibile fallimento della trattativa con la compagnia di Abu Dhabi.

Questa mattina il Messaggero scriveva, infatti (vedi sotto), che l’accordo fra Alitalia e Etihad era già praticamente saltato per una serie di ragioni sia politiche sia tecniche.

Secondo indiscrezioni, raccolte da Reuters, ci sarebbe stato un irrigidimento, comunque non insuperabile, riguardo alla trattativa. In sostanza, riferisce l’agenzia, Etihad non vorrebbe farsi carico del fardello fiscale, legale e finanziario accumulato da Alitalia nel passato.

La trattativa è ancora in corso

Alitalia sta rispondendo alle osservazioni inviate da Etihad, ha detto Lupi a margine del question time. Parlando della lettera inviata da Etihad all’Alitalia, il ministro ha spiegato che “sono condizioni a cui Alitalia deve dare una risposta. Ci risulta che la trattativa sia ancora in corso. Poi vedremo l’esito rispetto a questo chiarimento. Mi risulta che Alitalia stia prontamente rispondendo alle puntuali osservazioni inviate dall’amministratore delegato Hogan. Siamo nelle fasi finali della trattative – ha poi aggiunto – e se le risposte convinceranno Etihad, immagino che si arriverà prontamente alla lettera d’intenti”.

Air France frena su Etihad? Noi andiamo avanti

Rispondendo alla domanda se Air France stia rallentando l’accordo con Etihad il ministro delle Infrastrutture, Maurizo Lupi, ha risposto: “Appunto, forse qualcuno sta lavorando contro l’accordo ma noi andiamo avanti”.

Gli esuberi

I 3mila esuberi che, secondo le indiscrezioni, sarebbero una delle condizioni poste della compagnia del Golfo “non mi risultano” afferma il Ministro, aggiungendo che, nell’incontro con l’ad, “il Governo ha sottolineato come Malpensa e Fiumicino e gli aeroporti collegati siano fondamentali e strategici”.

Malpensa e Fiumicino fondamentali

Il piano industriale che abbiamo visto prevede lo sviluppo anche di Malpensa e non solo come cargo”. Lo afferma il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, al suo arrivo al convegno di Ncd sulle opere pubbliche. Quanto alle condizioni della compagnia araba sui collegamenti ad alta velocità tra gli scali e le città, il ministro osserva: “Il piano aeroporti già prevede un collegamento ad alta velocità dai principali aeroporti: Fiumicino, Malpensa e Venezia”. “Il Governo ha sottolineato – ha detto Lupi – come Malpensa e Fiumicino e gli aeroporti collegati siano fondamentali e strategici”.

Il governo si esprimerĂ  dopo le valutazioni di Alitalia

“L’ipotetico accordo di Alitalia con Etihad è visto come positivo perchè complementare al disegno di far tornare l’Italia all’interno del sistema di trasporti internazionale”, ha detto Lupi. “Noi non andiamo dietro alle indiscrezioni. Noi potremo esprimerci solo dopo la lettera di intenti della società. Ci risulta che ieri sia arrivata una lettera di Etihad che pone alcune condizioni a cui la compagnia – che è privata – deve rispondere. Soltanto dopo il governo potrà pronunciarsi sulle materie di propria competenza, dal piano industriale a quello occupazionale” .

“Non volevamo mettere le mani nelle tasche dei cittadini”

Il ministro Lupi aveva poco prima specificato che “Alitalia è una compagnia privata dal 2008″. La compagnia di bandiera – ha proseguito – che noi comunque riteniamo un asset strategico, dal novembre rischiava fallimento. Noi, come governo, abbiamo deciso di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini e abbiamo chiesto una ricapitalizzazione da parte dei privati, cercando un partner internazionale”.

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Una vera e propria notizia shock, nel caso in cui i rumor delle ultime ore dovessero essere confermati, cosa che non è ancora avvenuta. A riportarla, Il Messaggero.

“Salta a sorpresa il matrimonio tra Eithad e Alitalia”, scrive il quotidiano, parlando di un ripensamento “last minute” da parte del “vettore di Abu Dhabi”, che “si sarebbe tirato indietro scrivendo nero su bianco ai soci italiani che non ci sono le condizioni tecniche e politiche”.

Nei fatti, i vertici della compagnia aerea “non avrebbero ricevuto le garanzie richieste ne’ dal fronte governativo (rotte da Linate, collegamenti con l’Alta velocita’ per l’hub di Fiumicino, limitazione dei benefici delle low cost) ne’ sul nodo degli esuberi (tagli strutturali di almeno 3mila posti) ne’ infine, per quanto riguarda l’abbattimento dei debiti da parte delle banche”.

Il quotidiano continua: “Condizioni ritenute indispensabili per procedere all’ingresso nel capitale di Alitalia con una quota, almeno secondo i piani circolati, del 40-45% per un esborso complessivo di circa 500 milioni. La notizia clamorosa, priva di conferme ufficiali all’ora in cui il Messaggero l’ha raccolta, è filtrata ieri proprio nel giorno in cui la trattativa avrebbe dovuto segnare la svolta con l’arrivo a Fiumicino della lettera d’intenti condizionata”.