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Wall Street chiude poco mossa, deludono le trimestrali di alcune blue chips

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NEW YORK (WSI) – Chiude quasi piatta senza la seduta di Wall Street che sente il peso di alcune trimestrali deludenti, come quelle di Google e Ibm.

In chiusura il Dow Jones si ferma a quota 16,409 (-16) in ribasso -0.10%, il
Nasdaq Composite chiude a quota 4,096 (+10) in rialzo +0.24%, e l’indice S&P 500
termina quasi invariato a 1,865 (+3) in crescita +0.14%.

Il petrolio ha chiuso in positivo, attestandosi ai massimi dallo scorso 3 marzo: il contratto con scadenza a maggio e’ salito di 54 centesimi a 104,30 dollari il barile. Nella settimana – domani i mercati sono chiusi per il Venerdi’ Santo – il greggio ha guadagnato lo 0,5%. I titoli di Stato americani che hanno terminato la seduta prefestiva in anticipo, hanno chiuso negativi. Il rendimento del decennale e’ aumentato di 8,5 punti base al 2,72%, registrando il maggiore rialzo in un mese mentre il titolo trentennale ha finito con un rendimento del 3,51%. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,3818 dollari mentre il biglietto verde guadagna contro lo yen a quota 102,42.

Non bastano dunque le buone notizie arrivate dai dati sui sussidi di disoccupazione, rimasti vicini al minimi in sette anni toccati nei sette giorni precedenti. Gli investitori guardano anche alla pioggia di trimestrali. Risultati positivi sono arrivati dalle banche. Morgan Stanley ha chiuso il primo trimestre 2014 con profitti in crescita del 49%, superando le stime del mercato.

Trimestrale migliore delle attese anche per Goldman Sachs che nel preborsa guadagna quasi il 2%. La banca americana, ha annunciato di avere chiuso il primo trimestre del 2014 con un utile che è scivolato del 10% a 2,03 miliardi di dollari, ossia 4,02 dollari ad azione, contro i 2,26 miliardi, ossia 4,29 dollari, conseguiti un anno prima. Il mercato si attendeva un utile per azione (Eps) di 3,49 dollari. I ricavi sono scesi del 7,6% a 9,33 miliardi di dollari, andando tuttavia oltre le previsioni di mercato.

Dal fronte macro, il numero degli americani che hanno fatto richiesta per i sussidi di disoccupazione e’ aumentato leggermente nell’ultima settimana, restando comunque vicino ai minimi da sette anni e continuando a indicare un miglioramento del mercato del lavoro. Le richieste iniziali di sussidi alla disoccupazione nella settimana terminata il 12 aprile sono aumentati di 2mila unità a 304mila. Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro. La media mobile a quattro settimane, meno volatile, ha registrato un calo di 312mila richieste, il livello più basso dall’ottobre 2007.

Sorprende in positivo, l’indice Fed di Filadelfia balzato in aprile a 16,6 punti da 9 in marzo. Il dato è nettamente migliore delle attese degli analisti che si attendevano un aumento più contenuto a quota 10 punti. Ogni dato sopra quota zero segna un miglioramento delle attività economiche.

Tra gli altri titoli in evidenza, General Electric chiude il primo trimestre con un utile netto in calo, appesantito da minori ricavi nelle attività trasporti, mentre i profitti industriali complessivi sono cresciuti del 12%. Du Pont ha chiuso il primo trimestre con un calo dei ricavi del 3%, superiore alle attese, sulla scia di minori vendite di sementi, insetticidi e erbocidi.

In ambito valutario, l’euro +0,19% a $1,3840; dollaro/yen -0,20% a JPY 102,01; euro/franco svizzero -0,05% a CHF 1,2175; euro/yen -0,04% a JPY 141,18.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +0,87% a $104 al barile, quotazioni oro -0,27% a $1.300.