NEW YORK (WSI) – Dopo sei sedute in rialzo, torna la cautela a Wall Street che sconta trimestrali sotto le attese e dati macro in chiaroscuro. Il Dow Jones perde lo 0,07% a 16.502 punti, il Nasdaq arretra dello 0,83% a 4.127 punti e lo S&P 500 cede lo 0,2% a 1.875 punti.
Il petrolio ha terminato sui minimi in due settimane dopo che le scorte settimanali di greggio hanno toccato il record di 397,7 milioni di barili. Il contratto a giugno e’ sceso di 31 centesimi, lo 0,3%, a 101,44 dollari il barile. Nel frattempo, i Treasury chiudono con il segno positivo grazie alla buona asta di titolo a 5 anni. Il rendimento del benchmark decennale si attesta al 2,68% e quello del trentennale al 3,47%. Tra le valute, l’euro avanza a 1,3815 dollari e il biglietto verde perde quota sullo yen a 102,39.
Dal punto di vista macroeconomico, le vendite di case nuove negli Stati Uniti sono crollate in marzo del 14,5% rispetto a febbraio alla quota destagionalizzata di 384.000 unità. Il dato reso noto dal dipartimento del Commercio è nettamente peggiore delle attese degli analisti che si attendevano una lettura a quota 450.000 e rappresenta la peggiore performance dal luglio 2013. Su base annuale le vendite sono calate in marzo del 13,3%. A parziale consolazione, il prezzo medio di una casa nuova è salito in marzo a 290.000 dollari, nuovo massimo storico e in crescita dell’11,2% rispetto al mese precedente.
Deludente anche l’indice Pmi che, nel mese di aprile, è sceso a sorpresa a 55,4 punti dai 55,5 punti di marzo. L’attesa degli analisti, invece, era per un aumento.
In Cina nel frattempo il Pmi manifatturiero e’ salito ad aprile a quota 48,3 da 48 di marzo, ma il fatto che resti sotto la soglia di 50 indica una contrazione per il quarto mese consecutivo.
L’indice allargato S&P 500 viene dalla serie positiva più lunga da settembre. Il listino di riferimento della Borsa ha guadagnato il 3,5% negli ultimi sei giorni, chiudendo ad appena lo 0,6% di distanza dai massimi di sempre.
Tra i I titoli, AT&T scivola dopo che il gruppo di tlc ha confermato le previsioni sulla crescita degli utili a fine anno. Male anche Amgen dopo che le vendite del suo prodotto di punta anti artrite ha deluso le aspettative degli analisti.
In rialzo invece Yum dopo che il primo trimestre si è chiuso con profitti migliori delle stime. Tra i gruppi in rialzo si distingue anche Gilead Sciences dopo che i ricavi dal farmaco contro l’epatite C hanno superato le attese più rosee.
Dow Chemical ha registrato un incremento dell’utile del 75% nel primo trimestre, grazie a un aumento dei prezzi e al miglioramento dei margini. Boeing sale del 3,2% nel pre-borsa sulla scia dei risultati e dopo aver alzato le stime per l’utile core per l’intero anno.
Delle 118 aziende quotate nell’S&P 500, il 74% hanno fatto meglio delle stime degli analisti sul versante dei profitti, mentre il 50% hanno battuto le attese per quanto riguarda i ricavi.
Numerosi anche oggi i risultati in calendario: attese in particolare le trimestrali di Apple, Texas Instruments e Facebook, che saranno pubblicate a borsa chiusa.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,25% a $1,3838; dollaro/yen -0,35% a JPY 102,24. Euro/franco svizzero -0,19% a CHF 1,2193. Euro/yen -0,12% a JPY 141,44.
Riguardo alle materie prime, i futures sul petrolio -0,35% a $101,39 al barile, oro -0,16% a $1.286,40 l’oncia.