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Peppr: dalla Germania ecco l’App per prostitute

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NEW YORK (WSI) – Zoe ha 31 anni, è alta 186 centimetri, ha lunghi capelli castani ed è disponibile per incontri di minimo due ore: 200 euro l’ora. Nia di anni, invece, ne ha 25, ma è prenotabile anche per un’ora soltanto. Sono due delle prostitute tedesche raggiungibili attraverso Peppr, app lanciata dalla ventiseienne Pia Poppenreiter, insieme a Florian Hackenberger e Shahak Shapira. In Germania, infatti, la prostituzione è legale dal 2002 e, secondo quanto riportato dal Telegraph, l’industria del sesso tedesca vale oggi circa 16 miliardi di euro.

L’idea, spiega Poppenreiter al sito tedesco theLocal, le è venuta mentre camminava lungo Oranienburger Strasse a Berlino: si è trovata ad osservare le prostitute in attesa di clienti e a domandarsi quale potesse essere un modo per trovare clienti più efficiente di aspettare per strada, al gelo della capitale tedesca. La risposta l’ha creata lei stessa, fondando una specie di Uber per il sesso a pagamento.

Come il servizio taxi ormai diffuso in tutto il mondo, infatti, il cliente deve prima segnalare la propria posizione per poter poi prenotare un incontro con una delle ragazze (tra i 25 e i 40 anni) che si sono registrate gratuitamente alla app di Pia & Co.

Ecco come funziona: si apre l’applicazione, s’inserisce la propria posizione (codice postale) e si dichiara una preferenza di genere. Infatti, a Peppr si possono incontrare anche uomini. Come Mark, 25 anni, un metro e ottantacinque, eterosessuale, prenotabile per un minimo di due ore a 200 euro l’ora.

Una volta inserita la propria preferenza, si accede al catalogo con le foto dei soggetti più vicini alla posizione indicata (tutti in Germania, ovviamente, soprattutto nell’area di Berlino, ma anche in Baviera). Cliccando su ciascuna foto, poi, si arriva invece al singolo profilo corrispondente: una carta d’identità più o meno dettagliata con età, altezza, nazionalità (non sempre), prestazioni comprese nel prezzo, prestazioni extra, tariffe e orari. Una volta effettuata una scelta si invia un messaggio per verificare l’effettiva disponibilità ed eventualmente si conclude la prenotazione. La media dei prezzi è di circa 200 euro l’ora ai quali vanno aggiunti 5 o 10 euro del servizio che vanno in tasca a Peppr: il servizio è gratuito solo per i professionisti, non per i clienti.

Uno degli obiettivi della start-up tedesca, sempre secondo l’intervista a theLocal, è anche quello di rivoluzionare in meglio l’immagine del sesso a pagamento. La legalizzazione, infatti, come spiega una serie di inchieste realizzata nel 2013 da De Spiegel, sembra aver fallito nel migliorare le condizioni di vita delle prostitute e nel dare loro autonomia. Secondo un rapporto del 2013 dell’Unione Europea, sono più di 23mila le vittime della tratta di esseri umani in Europa (dati relativi al periodo tra il 2008 e il 2010, con un aumento in questo periodo pari al 18 per cento). Di queste il 68% sono donne, provenienti per lo più dai paesi dell’Europa Orientale, e il 62% sono sfruttati nel mercato del sesso.

Tuttavia, anche se Poppenreiter e i suoi soci cercano di assicurarsi attraverso conversazioni telefoniche che i loro iscritti siano tutti professionisti volontari, indipendenti o membri di agenzie di escort, è difficile averne la certezza.

Per ora, come detto, l’applicazione ha appena debuttato in Germania. Se il servizio dovesse dimostrarsi vincente, però, potrebbe anche arrivare negli altri paesi europei dove la prostituzione è legale e regolamentata, come le limitrofe Svizzera e Austria o come in Grecia. Ecco una mappa interattiva, realizzata dal Guardian per sapere dove Peppr potrebbe trovare una risposta positiva.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Wired – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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