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Borsa Milano -0,9%, male le banche: resistenza Ftse Mib per nuovi rialzi

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MILANO (WSI) – La Borsa di Milano non è riuscita a riagguantare l’importante livello di 22.000 punti e ha chiuso in ribasso dello 0,9% a quota 21.779,33. Per il mese di aprile invece il computo è positivo.

Deboli gli altri indici europei, cauti in attesa della riunione della Fed che questa sera darà il suo responso sulla prosecuzione del “tapering”, alla luce anche dell’inattesa frenata del Pil americano nel primo trimestre.

Sul Ftse MIB il superamento della soglia dei 22 mila lascerebbe spazio a nuovi rialzi, anche se soltanto un valore al di sopra di un preciso range potrebbe siglare la fine della fase di correzione dai massimi di metĂ  mese. Nuove discese potrebbero scatenarsi invece in caso di rottura di 21.800 punti.

Lo Spread tra BTP e Bund a 10 anni si restringe dello 0,78% in area 160, a fronte di un rendimento decennale -0,45% al 3,10%. Cautela in vista della decisione sulle prossime mosse di politica monetaria che saranno annunciate nella giornata di oggi dalla Federal Reserve.

Sul Ftse Mib bancari sotto pressione, Mps maglia nera, cede quasi -4%. Unicredit -1,5%. Ancora Buy su Mediaset. In controtendenza anche Telecom.

Diversi i dati arrivati dal fronte economico. In Italia il tasso di disoccupazione è rimasto sui massimi, al 12,7%, anche se per la prima volta dal 2013 è aumentato il numero degli occupati.

L’inflazione dell’area euro è risalita lievemente allo 0,7% nel mese di aprile, ma a un livello inferiore rispetto a quanto stimato dagli analisti, fattore che alimenta di nuovo i timori di deflazione, che interessano anche la Germania.

In Italia, l’inflazione è salita per la prima volta in dieci mesi.

Azionario asiatico contrastato. Indice Nikkei della Borsa di Tokyo +0,11%, Hong Kong -1,20%, indice australiano S&P/ASX 200 +0,05%, Shanghai +0,29%, Kospi +0,31%. Nel mese di aprile, l’indice migliore in Asia è stato quello australiano, che ha segnato +2,3%, mentre il Nikkei è stato quello peggiore con una perdita -2,7%. Kospi coreano -1%, Shanghai Composite +0,7%.

Dati deludenti dal fronte economico del Giappone, con l’indice della produzione industriale in rialzo +0,3% su base mensile, al di sotto del +0,5% atteso dagli analisti. L’attività manifatturiera di azprile si è inoltre contratta per la prima volta in più di un anno.

Dal canto suo, la Bank of Japan non ha annunciato nuove misure di stimoli monetari. Indice di riferimento asiatico MSCI Asia Pacific poco mosso, si avvia a terminare il mese di aprile in calo -0,4% sulla scia delle preoccupazioni di un’escalation delle tensioni in Ucraina e il rallentamento dell’economia cinese. Detto questo, la Cina si prepara a superare gli Stati Uniti e diventare prima economia del mondo, forse già nel 2014.

Il benchmark MSCI Asia Pacific è scambiato a un valore pari a 12,6 volte gli utili attesi, contro le 16 volte dello S&P 500, stando ai dati compilati da Bloomberg.

Sul fronte societario europeo, la decisione del colosso francese Alstom di accettare l’offerta di acquisto di General Electric per 12 miliardi di dollari.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,13% a $1,3829; dollaro/yen -0,04% a JPY 102,57; euro/franco svizzero -0,02% a CHF 1,2198; euro/yen +0,06% a JPY 141,82.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio -0,93% a $100,34 al barile, quotazioni oro -0,29% a $1.292,60.