WASHINGTON (WSI) – La Bce, che la scorsa settimana ha lasciato i tassi di rifinanziamento europei al minimo storico dello 0,25%, continua a non convincere Christine Lagarde, direttore del Fondo Monetario Internazionale.
In una intervista rilasciata all’Handelsblatt, Lagarde dice senza mezzi termini: “La politica monetaria in Europa dovrebbe dare ulteriori impulsi per la crescita”, e alla domanda del cronista che le ricorda che a Mario Draghi, numero uno dell’Eurotower, non piacciono i consigli, ribatte: “lo so, ma cosa dovremmo fare? Noi diciamo la nostra opinione quando è necessaria”.
Secondo Lagarde, comunque, nella gestione della crisi dell’euro, Draghi “in modo molto abile ha trovato le parole giuste nel momento giusto”.
Ampie le oscillazioni dell’euro, lo scorso giovedì, dopo che Mario Draghi ha lasciato aperta la porta di un intervento a giugno.
Lagarde precisa anche che la crisi economica che ha investito l’Europa dal 2008 non è ancora finita, facendo notare che molte società, in particolare nel Sud Europa, fanno ancora fatica ad accedere al credito. “La ripresa è in corso, è vero – ha detto – Ma questo non significa che la crisi sia finita e che la missione sia stata compiuta”, considerata anche la minaccia rappresentata dai bassi livelli di inflazione.
E sulla crisi ucraina, “potrebbe avere conseguenze economiche gravi”, e rappresenta un nuovo rischio per la crescita globale.