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Wall Street in rialzo, nuovi record storici per Dow Jones e S&P 500

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NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude ai massimi storici una seduta caratterizzata dall’avanzata del comparto tecnologico e alla ripresa delle attività nel settore fusioni e acquisizioni. A fine seduta, il Dow Jones sale dello 0,67% a 16.695 punti, mentre lo S&P 500 guadagna lo 0,99% a 1.897 punti. Per entrambi gli indici si tratta di nuovi record. Il Nasdaq cresce dell’1,77% a 4.144 punti.

Il petrolio ha terminato in rialzo: il contratto con scadenza a giugno ha guadagnato 60 centesimi, lo 0,6%, a 100,59 dollari il barile. Nel frattempo, i titoli di Stato americani hanno chiuso in calo con rendimenti in aumento al 2,65% per il titolo decennale e al 3,49% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,3755 dollari mentre il biglietto verde sale a 102,17 yen.

Per l’indice allargato americano la prossima resistenza è 1897.28. Un livello chiave, quest’ultimo, che, se superato, potrebbe portare l’indice a 1900 punti. Il livello di supporto è a 1889.06 punti.

Il rame sale di prezzo sulle speculazioni secondo cui la Cina interverrà per sostenere i mercati delle materie prime. Il rublo si indebolisce dopo le notizie di secessione provenienti dall’Ucraina.

Tra le storie societarie, Pfizer, il gigante farmaceutico Usa, ha detto che la promessa di mantenere i dipendenti del centro di ricerca britannico di AstraZenca, in caso di successo dell’offerta, lo impegnano legalmente.

21ST Centyry Fox, British Broadcasting Group, ha avviato colloqui con il gruppo di Rupert Murdoch, suo principale azionista, in vista dell’acquisizione delle sue filiali di TV a pagamento in Germania e Italia, Sky Deutschland e Sky Italia.

Qualcomm è in colloqui avanzati per rilevare l’israeliana Wilocity per 300 milioni di dollari, secondo il sito di informazioni finanziarie The Marker.

IBM, il gigante dei servizi informatici Usa, sta attraversando “tempi agitati”, ma saprà trovare nuovi spunti di crescita, secondo quanto ha assicurato l’AD, Virginira Rometty in un colloquio con il New York Times pubblicato a due giorni dall’incontro annuale con gli analisti.