MILANO (WSI)- Borsa Milano chiude in territorio negativo, confermando i ribassi del pomeriggio. L’indice Ftse Mib ha perso lo 0,34% a 21.185 punti. Ieri il listino è arrivato con i minimi di quota 21216 a testare la media mobile a 50 giorni.
L’analisi tecnica aveva individuato nell’area a 21.200 un livello cruciale per il trend dell’indice nei prossimi giorni. Tale soglia è stata sfondata al ribasso, con il listino che cede -0,48% a 21.155 punti circa.
Sul mercato dei titoli di stato, spread Btp/Bund +1,45% a 153,30 punti con il rendimento del Btp decennale -0,77% al 2,91%. Tra i singoli titoli maglia nera Mediaset (-6,63%). Male anche le banche Pop Emilia, Mediobanca e Banco Popolare.
I prezzi petroliferi continuano ad aumentare, sospinti dal trascinarsi delle tensioni geopolitiche tra Ucraina e Russia che gravano anche sulle prospettive dei mercati di oro nero e gas. Nel corso della seduta a Londra il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord è tornato a superare quota 110 dollari, con un rialzo di circa 77 cents rispetto alla chiusura di ieri.
L’azionario europeo viaggia attorno al massimo in sei anni, in attesa delle mosse della Bce a giugno, dopo le ultime indiscrezioni secondo cui anche la Bundesbank sarebbe d’accordo con misure di allentamento monetario.
Tuttavia un articolo di Reuters pubblicato nelle ultime ore ha ricordato che la posizione della Banca centrale tedesca è diventata accomodante da un po’ di tempo, sottolineando che le indiscrezioni, alla fine, non hanno presentato nulla di nuovo. Gli investitori sono incerti sul tipo di misure che la Bce varerà nel prossimo meeting, ma probabilmente qualcosa farà. L’incognita riguarda soprattutto l’eventuale adozione di misure non convenzionali, tra cui il quantitative easing.
Dal fronte economico, reso noto il dato sull’inflazione in Germania, scesa dello 0,2% su base mensile. Il tasso tendenziale viaggia all’1,3%. Focus soprattutto sul debito pubblico italiano, che ha testato un nuovo record.
Tra i titoli scambiati sul Ftse Mib, attenzione a Ubi Banca, che nel primo trimestre ha riportato utile netto più che raddoppiato rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, a fronte di un calo dei crediti deteriorati. Titolo in calo. Occhio anche alla notizia delle perquisizioni della Guardia di Finanza negli uffici dei manager a Bergamo.
Il titolo Mediaset ha ceduto il 6,63%, scontando i risultati di bilancio deludenti, e le previsioni sulla raccolta pubblicitaria di primavera. Durante la seduta, il titolo è stato sospeso anche per eccesso di ribasso. Equita Sim commenta i conti di Mediaset affermando che “la pubblicità in contrazione nel II trimestre è una sorpresa negativa”.
Mercati asiatici contrastati, ma l’indice di riferimento MSCI Asia Pacific positivo, estende il rally più sostenuto in sette settimane, dopo essere balzato alla vigilia fino a +1,1%, segnando il miglior rialzo dallo scorso 24 marzo.
Tra gli indici, sotto pressione il Nikkei 225 della Borsa di Tokyo con un calo -0,14%; bene Hong Kong +1,03%, indice australiano S&P/ASX 200 -0,03%, Shanghai -0,14%, Kospi +1,41%.
ALTRI MERCATI – Euro +0,10% a $1,3716; dollaro/yen -0,49% a JPY 101,75, euro/yen -0,39% a JPY 139,56, euro/franco svizzero invariato a CHF 1,2197.
Riguardo alle materie prime, i futures sul petrolio +0,58% a $102,29, oro +0,95% a 1.307,10.