ROMA (WSI) – “Qui non è cambiato nulla”, almeno per quanto riguarda la sicurezza degli italiani residenti in Thailandia. Sono le rassicurazioni che arrivano dall’ambasciata italiana a Bangkok dopo che il generale Prayuth Chan-ocha ha imposto la legge marziale in tutto il paese.
Una legge marziale che “non interviene sulle libertà civili”, non impedisce cioè né limita la normale circolazione delle persone.
Ciò che cambia spiegano dall’ambasciata è la gestione dell’ordine pubblico affidata ora alle Forze armate.
Certo un pò di cautela è d’obbligo, “Benché lo scontro ideologico e politico interno non abbia alcuna connotazione xenofoba, ai residenti ed ai turisti si raccomanda cautela e si invitano i connazionali presenti a Bangkok a mantenersi lontani da ogni tipo di assembramento” si legge nel sito dell’ambasciata italiana nel paese.
Sono circa 10mila gli italiani residenti in Thailandia, la maggior parte imprenditori e pensionati. Sono sempre di più i pensionati che si trasferiscono nel paese attratti dal basso costo della vita: si lasciano dietro le ristrettezze economiche e si spostano in località più “convenienti” dove la loro pensione che in Italia non vale nulla permette di vivere bene. Ed a temperature, nella costa, tropicali.
Non solo residenti, sono tantissimi che scelgono la Thailandia come meta delle vacanze; è una delle località turistiche più gettonate.
Ci sono delle zone del paese dove però i viaggi sono sconsigliati.
Nel sito della Farnesina Viaggiare Sicuri si invita gli italiani a non recarsi “nelle province di Si Sa Ket (distretto di Kantharalak) ed in prossimità del confine con la Cambogia, dove una disputa di confine tra i due Paesi non si è ancora del tutto risolta e permane una massiccia presenza di militari e Forze di Polizia. Sono sempre frequenti gli atti terroristici nelle Province meridionali del Paese” dove si raccomanda di evitare viaggi. (Rainews)