Eni arretra dell’1,57% a 6,46 euro . Il titolo ha ceduto le armi di fronte alla flessione del prezzo del petrolio, che ieri è sceso al di sotto dei $26 a barile.
Gli scambi sono molto intensi, sono già passati di mano più di 37 milioni di pezzi contro i circa 48 milioni dell’intera seduta di ieri.
Un operatore di mercato fa notare che le azioni del gruppo petrolifero italiano risentono anche delle perdite, circa il 2-3%, registrate ieri dalle major americane. Oggi poi sono deboli anche i titoli petroliferi nel resto d’Europa.
Inoltre, secondo un altro operatore, Eni sconta movimenti di “arbitraggi contro i titoli telefonici; c’è la possibilita’ che ci si stia tenendo liquidi perché nel pomeriggio potrebbe esserci un rimbalzo dei telefonici, un settore arrivato a livelli un po’ troppo sacrificati”.