Tlc, al via maxi fusione Sprint T-Mobile. Febbre acquisizioni a danno dei consumatori
NEW YORK (WSI) – Erano rimasti fuori dal recente consolidamento del settore americano delle telecomunicazioni ma ora Sprint e T-Mobile si preparano a convolare a nozze. Forse già quest’estate potrebbero siglare un’unione da 50 miliardi di dollari.
Il gruppo telefonico controllato dalla giapponese SoftBank ha trovato un accordo di principio per aggiudicarsi la rivale piĂą piccola T-Mobile US, controllata da Deutsche Telekom.
Secondo fonti citate dal Wall Street Journal, le due società stanno studiando i dettagli finali di un’operazione in base alla quale Sprint rileverebbe T-Mobile per circa 40 dollari ad azione. In caso di fallimento della fusione Sprint sarebbe pronta a versare oltre un miliardo di dollari in contanti e altri asset come penale. Se tutto andrà come previsto, Deutsche Telekom avrà una quota del 15-20% nella nuova società .
L’unione combinerebbe il terzo e quarto maggiore operatore wireless creando un avversario più grande con cui dovranno fare i conti leader di mercato come At&t e Verizon Communications, rispettivamente al secondo e primo posto.
A rimetterci saranno i consumatori che avranno meno scelta. Anche per questo la mossa sarà oggetto di un’attenta analisi delle autorità antitrust, già impegnate su due fronti: l`acquisizione di Time Warner Cable da parte di Comcast per 45 miliardi di dollari e l`acquisto da 49 miliardi dell`operatore satellitare DirectTV effettuato da AT&T.
Sprint e T-Mobile stanno inoltre valutando la formazione di una joint venture per partecipare insieme alle aste – previste nel 2015 – di frequenze wireless attualmente nelle mani di operatori televisivi.
Il titolo Sprint ha chiuso la seduta di ieri al New York Stock Exchange in calo dell’1,05%, a 9,40 dollari. Dopo la diffusione della notizia di una possibile fusione, giunta a mercati chiusi, è arrivato a guadagnare oltre il 4%. Dal canto suo T-Mobile aveva terminato le contrattazioni in aumento dello 0,23%, a 34,28 dollari, per poi salire di quasi il 2% nell’after-hours. (TMNEWS)