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Roubini: schizofrenia mercati, segnali confusi da azionario e bond

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NEW YORK (WSI) – Schizofrenia sui mercati, segnali contrastati dall’ azionario e obbligazionario sullo stato di salute dell’economia. L’economista Nouriel Roubini non nasconde il proprio scetticismo su quanto sta avvenendo a Wall Street, e non solo.

Il punto è: se l’economia si sta rafforzando, come lascerebbe pensare il trend dell’azionario, perchè i rendimenti dei bond stanno scendendo?

Da un lato, i listini Usa (così come molti altri nel mondo), hanno continuato la loro fase rialzista nel 2014, anche dopo il rally dello scorso anno, facendo presagire un outlook positivo, sia per la congiuntura che per i profitti societari.

Basti pensare che l’indice Dow Jones sembra orientato a superare la soglia dei 17.000 punti. Allo stesso tempo, i tassi sui Treasuries sono scesi in modo consistente.

Quali di questi mercati ha ragione? Se dovesse essere costretto a scegliere, così come ha confermato nel corso di una conferenza organizzata da Aberdeen Asset Management, Roubini darebbe ragione al mercato obbligazionario.

“Ritengo ancora che la crescita economica possa sorprendere al ribasso”, ha detto, aggiungendo che, se l’azionario dovesse balzare di un altro +30% quest’anno, si entrerebbe in una fase precedente a quella di bolla.

Tra i rischi maggiori che incombono sull’economia: un atterraggio duro per la Cina, con il rallentamento che potrebbe essere peggiore delle attese; gli ostacoli che frenano la crescita dei paesi emergenti; le tensioni geopolitiche, come la crisi in Ucraina; e l’espansione dei moti nazionalistici in diversi governi, in modo particolare in Asia.