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Borsa Milano chiude in rosso, crolla Mps (-20%)

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MILANO (WSI) – Seduta negativa per i mercati azionari europei. Dopo l’escalation delle violenze in Medioriente, sui mercati mondiali è di ritorno l’avversione al rischio. A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib ha terminato la giornata in calo dello 0,80% a 21.469 punti mentre il Ftse Italia All Share ha ceduto lo 0,76% a 22.769 punti.

In allargamento la forbice tra i rendimenti di Btp e Bund decennali: lo spread è salito sui 159 punti base rispetto ai 143 della vigilia.

Tra le blue chip, ancora un tonfo di Mps che ha lasciato sul terreno quasi il 20% (-19,79%) a 1,5 euro a due giorni dalla chiusura dell’aumento di capitale da 5 miliardi fortemente diluitivo. Tra i titoli più pesanti anche Saipem (-3%), Autogrill (-2,95%), A2A (-2,85%). Gran botto del +6,18% a 0,6875 euro, invece, per Bpm che ha così salutato la tanto attesa rimozione da parte di Bankitalia degli add-on (requisiti patrimoniali aggiuntivi). Seconda e terza nella classifica delle migliori performance si sono piazzate poi Moncler (+1,42%) e UnipolSai (+1,28%).

“La realtà è che da 3-4 settimane non c’è più il mercato secondario, almeno rispetto a quello che si fa sul primario, con i vari aumenti. Non c’è un flusso continuo”, dice un trader. “In realtà la lettera spuntata sui bancari ci ha stupito un pochino, ma mancano i flussi”.

Per l’Europa è un periodo di transizione. L’indice di riferimento europeo Stoxx 600 ha perso lo 0,7% negli ultimi tre giorni, la striscia perdente più lunga in sette settimane. Euro stabile sul dollaro.

Il mercato è scosso dagli sviluppi in Iraq e dagli ultimi dati economici, che hanno mostrato un indebolimento dell’attività manifatturiera in Eurozona, mentre le fiducia delle imprese tedesche ha fatto peggio del previsto scendendo ai minimi di quest’anno.

Parlando di macroeconomia, buone notizie sono arrivate con la pubblicazione delle vendite al dettaglio, aumentate in Italia del 2,6% tendenziale. A giugno l’indice del clima di fiducia dei consumatori italiano diminuisce lievemente, passando a 105,7 da 106,2 del mese precedente. Attesi anche i risultati dell’asta di Ctz.

La corsa del greggio pesa sui titoli delle compagnie aeree, anche oggi deboli. Air France-KLM perde l’1,1%, Lufthansa l’1,6%, easyJet lo 0,7%.

Un balzo dei prezzi del petrolio potrebbe compromettere la ripresa dell’economia globale ed ecco perché il conflitto in Iraq sta catturando l’attenzione e aumentando le preoccupazioni degli investitori.

Siccome i fondamentali dell’economia sono abbastanza buoni, tuttavia, difficilmente assisteremo a una correzione importante dai valori record registrati nelle ultime sedute, sostengono gli analisti.

Sul valutario, euro sostanzialmente stabile sul dollaro in apertura dei mercati valutari del Vecchio continente. La moneta unica europea viene scambiata a 1,3609 dollari, mentre ieri, secondo le rilevazioni della Bce, ha chiuso a 1,3618 dollari.

Tra gli altri mercati, oro in rialzo sui mercati asiatici a 1.310,70 dollari l’oncia segnando un progresso dello 0,6%. Il petrolio corre +0,6% in area $106,67 al barile dopo aver testato i 107 dollari nella notte in Usa.