ROMA (WSI) – “Complessivamente durante la crisi un milione di persone hanno perduto il posto” di lavoro. Un numero “che quasi raddoppia in termini di Ula”, il dato statistico della unità di lavoro. Lo ha calcolato il centro studi di Confindustria. “L’occupazione misurata con le unità di lavoro – stima – cade dello 0,6% nel 2014 e sale dello 0,4% nel 2015”.
Dall’inizio della crisi inoltre le persone povere sono aumentate di 3,7 milioni (+122,3%) e i senza lavoro di 3,7 milioni (+93,9%). Il Pil, rispetto ai livelli pre-crisi, e’ calato del 9%, la produzione industriale del 23,6%, i consumi dell’8% e gli investimenti del 27,6%. L’occupazione e’ scesa del 7,8% e le unita’ di lavoro si sono ridotte di 1 milione e 968mila unita’.
Dall’inizio della crisi la spesa delle famiglie e’ calata complessivamente del 7,9%. Quest’anno i consumi saranno piatti (+0,1%), ma dal 2015 ci sara’ la risalita (+0,8%). A prevederlo e’ il Centro Studi di Confindustria.
Le stime sul Pil: Confindustria stima che il Pil italiano salirà dello 0,2% quest’anno e dell’1% nel 2015. Secondo il Rapporto previsionale presentato oggi, l’incremento del biennio compensa solo in piccola parte la caduta nei due anni precedenti (-4,3% cumulato, -2,4% nel 2012 e -1,9% nel 2013). «Il recupero sarà lento e soggetto a rischi al ribasso» conclude il Centro. Per il 2014 rivista al ribasso la stima elaborata in dicembre che stimava un incremento del Pil pari allo 0,7% a causa del trascinamento ereditato dal 2013 (-0,1% contro il +0,1% atteso allora) e del «sorprendente» calo nel primo trimestre (-0,1% contro il +0,3% previsto) che hanno portato la variazione acquisita a -0,2%. Il nuovo profilo disegnato dal Centro Studi indica comunque il ritorno a variazioni positive già dal secondo trimestre.