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Wall Street: S&P 500 archivia secondo miglior semestre dal 2009

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NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude contrastata una giornata caratterizzata da dati macro a luci e ombre. A fine seduta il Dow Jones scende dello 0,15% a 16.827 punti, il Nasdaq guadagna lo 0,23% a 4.408 punti e lo S&P 500 cede lo 0,05% a 1.960 punti.

Nonostante la debolezza odierna, lo S&P 500 archivia il mese di giugno con un rialzo del 3,9% a fronte di un guadagno trimestrale del 5% e del 6,1% semestrale.

Il petrolio ha chiuso la seduta in modesto calo ma ha registrato il maggior rialzo trimestrale dal terzo trimestre dello scorso anno. Il contratto ad agosto ha perso oggi 37 centesimi, lo 0,4%, a 105,37 dollari il barile. Nel mese di giugno il greggio ha guadagnato il 2,6%, mentre nel trimestre e’ salito del 3,7%. I titoli di Stato americani chiudono con il segno positivo e rendimenti in calo al 2,51% per il benchmark decennale e al 3,34% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,3692 dollari e il biglietto verde cala a 101,27 yen.

Sotto i riflettori, l’indice ‘Chicago purchasing managers’ (PMI) relativo all’attività manifatturiera dell’area di Chicago relativa a giugno, che si è attestato a giugno a 62,6 punti dai 65,5 punti del mese di maggio ma sotto le attese degli analisti che si aspettavano un dato a 64,3 punti.

Buone notizie dal fronte immobiliare. La National Association of Realtors (l’Associazione Agenti Immobiliari degli USA) ha comunicato oggi che il suo indice che misura l’andamento dei contratti di vendita di abitazioni già firmati ma non ancora conclusi è aumentato a maggio del 6,1% a 103,9 punti. Si tratta del più alto livello da otto mesi. Gli economisti avevano messo in conto un aumento dell’1,5%.

Intanto nell’Eurozona cresce l’attesa per la riunione di giovedì della Banca centrale europea, che prenderà in considerazione il dato odierno sull’inflazione: a livello annuale a giugno è rimasta invariata sui minimi di oltre quattro anni. Le tensioni in Iraq continuano ad innervosire gli investitori.

Quanto al fronte societario, MannKind segna un +11,19% sulla scia della decisione di venerdi’ scorso della Food and Drug Administration, che ha approvato Afrezza, insulina in polvere che e’ inalata anziche’ essere iniettata. Dicerna Pharmaceuticals guadagna il 10,93% dopo avere annunciato la presentazione di dati preclinici che dimostrano passi avanti per la cura di un raro disordine del fegato che spesso comporta progressivi danni ai reni. Il produttore di materiali per le costruzioni Martin Marietta Materials (+0,88%) sostituira’ United States Steel (-1,46%) nell’S&P 500 a partire dalla fine della seduta di domani.

La prossima settimana inizia la stagione degli utili del secondo trimestre.

Sul valutario, euro in lieve rialzo a $1,3654.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio (Wti scadenza agosto 2014) cedono lo 0,5% a 105,20 dollari. Il prezzo dell’oro segna -0,42% a quota $1.314,50 l’oncia.