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Usa: stime utili aziende S&P500 in crescita a due cifre

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NEW YORK (WSI) – Dopo i nuovi record raggiunti la scorsa settimana da Dow Jones (che per la prima volta ha superato la soglia dei 17 mila punti) e S&P 500, e le successive prese di profitto odierne, gli investitori guardano la nuova stagione delle trimestrali, in partenza domani, per cercare nuovi spunti per tornare sul mercato.

In attesa che Alcoa, come consueto, dia inizio alla carrellata di utili, gli analisti si sono messi al lavoro per anticipare il trend del secondo trimestre dell’anno. Per gli esperti di Reuters, tra aprile e giugno gli utili per azione della corporate Usa dovrebbero aver segnato un rialzo del 6,2% su base annuale. Una percentuale destinata ad accelerare nel corso degli ultimi due trimestre dell’anno, quando è attesa una crecita rispettivamente a +10,9 e 11,9%. L’ultima volta che gli utili Usa hanno segnato un aumento a doppia cifra è stato nel terzo trimestre del 2011, quando i profitti dei gruppi industriali americani avevano segnato un aumento del +18%.

Tra gli esperti tuttavia c’è chi, come Tim Ghriskey, chief investment officer di Solaris Group, che non esclude che un aumento dei profitti a due cifre potrebbe venir fuori gia nel secondo trimestre.

Le grandi osservate saranno ancora una volta le banche, per le quali non è prevista una performance brillante. Anzi, come fa notare il Financial Times, la debolezza delle attività di trading nel reddito fisso e le incertezze nel campo dei mutui, che già nel primo trimestre avevano penalizzato alcuni istituti, dovrebbero pesare anche sui conti del periodo aprile-giugno. Un aspetto positivo sara’ invece l’aumento del credito alle aziende e ai consumatori. La prima a pubblicare la trimestrale sarà Wells Fargo, l’11 luglio, seguita la settimana prossima da Citigroup (il 14), Goldman Sachs (il 15), JP Morgan Chase (il 15), Bank of America (il 16) e Morgan Stanley (il 17), unica tra le “big six” per cui gli analisti prevedono un aumento dell’utile netto. Per le altre sono invece attesi profitti in calo anche piiù del 10%.