ROMA (WSI) – In Italia i fondi pensioni rappresentano ancora una fonte di raccolta trascurabile per il private equity e il venture capital, due segmenti del mercato dei capitali finalizzati alla crescita delle imprese. In Europa i fondi pensione rappresentano la principale fonte di raccolta per private equity e venture capital, ben il 23% della raccolta totale nel periodo 2009-2013.
In Italia, sistema notoriamente ”bancocentrico” e con una forte concentrazione degli investimenti dei fondi pensioni in titoli di Stato, i fondi pensioni valgono appena il 10% della raccolta totale del comparto private equity e venture capital. Sono alcuni dei numeri emersi oggi al convegno dell’Aifi (Associazione italiana del private equity e del venture capital) dove si e’ discusso delle politiche di investimenti a lungo termine dei fondi previdenziali nel capitale d’impresa.
”Per uscire dalla crisi dobbiamo anche pensare alla possibilita’ di mobilitare il nostro stock di ricchezza, in Italia la ricchezza in capo alle famiglie e’ circa 8-9 volte il Pil. Con questi stocks possiamo spingere la crescita, non possiamo certo contare sulla spesa pubblica”, cosi’ Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Aifi (Associazione Italiana del Private Equity e del Venture Capital) nel corso del suo intervento al convegno Aifi dove si e’ discusso della possibilita’ di mobilitare parte del risparmio previdenziale a sostegno di investimenti a lungo termine nel capitale di impresa.
“La disponibilita’ dei fondi pensioni e delle casse previdenziali credo che apra altre porte al sostegno dello del Paese, alla creazione di posti di lavoro senza i quali nessun sistema pensionistico e’ sostenibile. Si tratta di lavorare alla costruzione di uno strumento su misura per gli obiettivi previdenziali di lungo termine dei fondi e delle casse e che apporti risorse all’economia reale e dunque alle imprese”, ha sottolineato Cipolletta.(TMNews)