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Wall Street regge, nonostante Italia ed Europa

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NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude la seduta piatta tra le incertezze sulla scena geopolitica internazionale, le difficolta’ dell’economia europea e due fusioni sfumate negli Stati Uniti. Un rally nei comparti energetici e finanziari tiene a galla i listini.

Il Dow Jones avanza dello 0,08% a 16.442 punti, il Nasdaq cresce dello 0,05% a 4.355 punti e lo S&P 500 che perde lo 0,01% a 1.920 punti. Il petrolio chiude con il segno meno: il contratto con consegna a settembre cede lo 0,18% a 97,2 dollari il barile.

Nel frattempo, i titoli di Stato americani continuano positivi con rendimenti in calo al 2,47% per il benchmark decennale e al 2,27% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro cala a 1,3370 dollari mentre il biglietto verde perde terreno contro lo yen a quota 102,22.

Gli investitori fanno i conti con l’Italia che e’ tornata in recessione tecnica e con gli ordini alle fabbriche in Germania che a giugno hanno subito il maggiore calo dal 2011. I dati arrivano alla vigilia della riunione della Banca centrale europea.

Wall Street, gia’ ieri condizionata da timori di un’invasione della Russia in Ucraina, ha visto nel giro di poche ore saltare accordi di M&A per un valore di oltre 100 miliardi di dollari: 21st Century Fox ha rinunciato ad acquisire Time Warner, Sprint non punta piu’, almeno per ora, a rilevare T-Mobile.

Intanto le richieste dei mutui sono salite nell’ultima settimana dell’1,6% e il deficit della bilancia commerciale a giugno e’ sceso del 7% su maggio, piu’ delle stime.

Sul fronte geopolitico, il mercato teme la rappresaglia di Mosca alle sanzioni economiche. Di ieri la notizia che la Russia starebbe valutando un
divieto di sorvolo sopra la Siberia.

Mosca ha inoltre iniziato a colpire le società occidentali in loco. A fine luglio ha avviato un’indagine sul formaggio utilizzato nei ristoranti di McDonald’s e oggi ha annunciato il divieto sul bourbon statunitense attribuendo timori sanitari.

A livello societario, il mercato festeggia la rinuncia di 21st Century Fox (+3%) ad acquisire Time Warner (-12%), motivo per cui il titolo di quest’ultima societa’ soffre nonostante una trimestrale che ha battuto le stime. Sprint a sua volta non intende proseguire nelle trattative per rilevare T-Mobile. Cio’ rende forse piu’ appetibile l’offerta della francese Iliad, considerata tuttavia bassa, e rilancia la possibilita’ di una discesa in campo di Dish Network (+2,65%).

Apple e Samsung hanno trovato un accordo che archivia le dispute su brevetti nel mondo, ma non in Usa. Il sito di buoni sconto Groupon cede terreno all’indomani di conti e outlook deludenti. Grazie a film come “Frozen”, Walt Disney ha registrato nel secondo trimestre utili e ricavi in aumento. La catena di farmacie Walgreen (-14,39%) acquisisce la quota che ancora non aveva nella rivale britannica Alliance Boots ma soffre perche’ intende mantenere il domicilio fiscale in Usa. Il gruppo Internet Aol ha visto utili trimestrali in calo, ma ricavi in aumento grazie alla pubblicita’.

In ambito valutario, l’euro cede lo 0,22% a quota 1,3343 dollari.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio segna +0,35% a quota $97,69 al barile, mentre le quotazioni dell’oro sono in rialzo dello 0,35% a quota 1291 l’oncia.