ROMA (WSI) – L’Italia è l’unico paese civilizzato in cui un ministro – pur esprimendo opinioni condivise da molti – usa termini razzisti e lo fa con disinvoltura. Negli altri paesi elementi del genere verrebbero subito marginalizzati. Ma la nostra si sa – e l’elezione di Tavecchio a presidente della Figc ne è un’altra dimostrazione – è una Repubblica delle Banane.
Quel che e peggio è che Angelino Alfano, nel disperato tentativo di guadagnare voti per il suo partito ibrido di centro destra moderato, ha usato toni e parole xenofobe con una tale disinvoltura che fa pensare che non se ne sia nemmeno reso conto.
Pur esprimendo un concetto che molti in Italia condividono – secondo cui i venditori ambulanti rubano lavoro agli italiani – lo ha fatto con toni razzisti ‘naif’, dando ai migranti che vendono vestiti, borsette, occhiali e orologi in spiaggia dei “vu cumprà”. Termine molo in uso tra la gente ma che un ministro non dovrebbe permettersi di usare.
Immediata è stata la replica e immediate sono state le polemiche. Il deputato Pd Dario Ginefra ha biasimato su Twitter il ministro dell’Interno per le sue parole. Sul social media Ginefra ha scritto: “Gli ambulanti immigrati per Alfano sono vu cumprà? Tolleranza zero per le espressioni a sfondo razzista, prima che per le vendite in spiaggia” Alfano ha detto di aver firmato una direttiva, rivolta a tutti i prefetti, affinché siano rafforzati i controlli sulle spiagge contro la vendita di merci contraffatte.
Oltre all’operazione spiagge sicure e il pugno duro sugli extracomunitari che rubano il lavoro agli italiani, l’ex delfino di Berlusconi ha proposto la cancellazione dell’articolo 18.
“Chissà come se la ride Matteo Salvini”, scrive il Fatto Quotidiano. “Per
una volta, infatti, non è la Lega a passare per razzista. Ma il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Il quale, nella presentazione
dell’operazione Spiagge sicure da parte del ministero, usa il termine “vu cumprà” per definire i venditori ambulanti extracomunitari”
“Lo Stato scende in campo per la prevenzione e il contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione”, si legge nella direttiva emanata dal
ministro. E ancora: “Con l’operazione Spiagge sicure, i turisti, i nostri cittadini, potranno tranquillamente trascorrere le loro giornate in spiaggia, senza la processione dei vu cumprà, prevalentemente extracomunitari, dediti al commercio abusivo di prodotti di provenienza illegale”.
Così, proprio nel giorno dell’incoronazione di Carlo Tavecchio alla presidenza della Federcalcio, ora è il il ministro dell’Interno a scivolare su una clamorosa gaffe xenofoba. Che – scrive il Fatto – “si aggiunge alle altre messe in fila dal leader Ncd, a cominciare da un’altra sempre sugli immigrati del primo di agosto. Quando disse: “Non accetteremo mai che un immigrato prenda il
posto di lavoro di un italiano”.