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Esclusiva italiana: la patente per la chirurgia robotica

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ROMA (WSI) – Si tratta di uno dei sistemi di chirurgia robotica più all’avanguardia in campo internazionale, per interventi in diverse specialità, dall’urologia alla ginecologia, dalla chirurgia generale alla toracica, dalla cardiochirurgia fino alla chirurgia dei trapianti e con cui, solo nel 2013, sono state eseguite più di 500.000 operazioni nel mondo.

Stiamo parlando del robot Da Vinci e il centro EndoCAS, a Pisa, è stato scelto come una dei dieci al mondo abilitati a rilasciare la patente per operare.

Nel particolare, esegue operazioni ad alta complessità, conseguendo vari primati a livello mondiale, oltre che avere determinato la nascita di un Centro di coordinamento regionale di chirurgia robotica.

Va sottolineato infatti, come negli scorsi giorni il centro di eccellenza Endocas è stato anche selezionato tra le strutture che collaboreranno con l’azienda produttrice del robot Da Vinci e con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per stilare e certificare il protocollo di addestramento, chiamato “Fondamenti di chirurgia robotica”, aperto al Nicholson Center di Orlando, negli Stati Uniti.

Ad oggi esistono numerosi programmi di addestramento, ma nessuno riconosciuto a livello internazionale come standard richiesto a coloro che si avvicinano alla chirurgia robotica.

Fondato dal professor Franco Mosca, Endocas è oggi diretto dal professor Mauro Ferrari. L’Ing. Andrea Moglia è lo sperimentatore principale dello studio. È anche il primo, e finora unico centro in Italia, accreditato dall’American College of Surgeons per l’addestramento dei chirurghi attraverso la simulazione.