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Draghi chiama Merkel, ma continuano le menzogne europee

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BERLINO (WSI) – Le ricostruzioni di Der Spiegel sulla telefonata dei giorni scorsi tra il presidente della Bce Mario Draghi e la cancelliera Angela Merkel “non hanno nulla a che fare con i fatti e con la realtà”. Lo ha dichiarato il portavoce della cancelliera, dopo che ieri il settimanale tedesco aveva sostenuto che la Merkel si era lamentata con Draghi, chiedendogli vi fosse una qualche marcia indietro delle posizioni della Banca centrale sul rigore nella gestione dei conti pubblici. In precedenza smentite su queste ricostruzioni erano giunte anche da un portavoce della Bce. Nel frattempo oggi Draghi si reca a Parigi per incontrare il presidente francese Francois Hollande, con cui discuterà della situazione economica dell’area euro. (TMNews – fonte Afp)

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Di fronte al fallimento delle politiche europee, i governanti di questa Europa nel caos e in preda a deflazione, recessiome, disoccupazione, si trincerano nel segreto, senza nemmeno avere il coraggio di rivelare ai popoli di 28 paesi (oltre mezzo miliardo di persone) il contenuto di telefonate bilaterali, come quella tra la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente della Bce Mario Draghi. Continuano insomma le menzogne europee, mentre il continente deve far fronte all’ennesima ondata recessiva, con Italia in recessione ormai da 12 trimestri (3 anni consecutivi) Francia in assoluta stagnazione, Germania in forte rallentamento e con Pil in calo. L’Europa vacilla.

Sui mercati finanziari cominciano a serpeggiare rumor di un’ulteriore crisi nell’eurozona piu’ forte di quella che investi’ l’eurozona nel luglio 2012, quando Mario Draghi per evitare la rottura dell’euro fu costretto a intervenire per calmare i mercati affermando: “faremo di tutto per salvare l’euro”. La prossima crisi potrebbe essere peggiore, secondo gli stretegist di molte banche global.
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Angela Merkel avrebbe chiamato il presidente Bce Mario Draghi chiedendogli se la Bce abbia cambiato corso sul tema dell’austerità. Draghi si sarebbe difeso ricordando che ha invitato i Paesi in crisi ad una politica di riforme. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg citando Der Spiegel. Il portavoce della Merkel ha smentito la richiesta di risposte.

La smentita della Bce

E in serata è arrivata anche la smentita da parte della Bce: “È inesatto il fatto che la Merkel abbia chiamato Draghi per contestare le frasi dette a Jackson Hole”, afferma il portavoce della Bce, senza fornire i dettagli ma confermando implicitamente che ci sia stata la telefonata. “Il contenuto della conversazione – aggiunge il portavoce – non lo commentiamo e non lo riveliamo”.

Stando alla ricostruzione del giornale tedesco, che diverse agenzie internazionali hanno ripreso, la cancelliera e il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble avrebbero entrambi chiamato il numero uno della Bce la scorsa settimana per contestare le dichiarazioni fatte da Draghi a Jackson Hole, quando disse che le politiche europee devono utilizzare la flessibilità disponibile all’interno delle regole per spingere la crescita e sostenere i maggiori costi determinati dalle riforme necessarie.

Il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, non ha però confermato, limitandosi a puntualizzare che l’ipotesi secondo cui la cancelliera avrebbe “chiesto risposte” a Draghi “in nessun modo corrisponde ai fatti”. Seibert ha poi aggiunto che il governo non rende pubbliche le conversazioni confidenziali della cancelliera. Il settimanale afferma comunque che la Merkel voleva sapere se la Bce avesse deciso di cambiare rotta dalla austerità di bilancio nell’eurozona. Draghi avrebbe invece difeso il proprio discorso di Jackson Hole.