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Casa: Tasi più Imu, salasso di fine anno per tanti italiani

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ROMA (WSI) – La seconda parte del 2014 si annuncia come il periodo più denso di adempimenti fiscali degli ultimi anni. Salasso, a fine anno, per i contribuenti residenti nei Comuni che non avranno deliberato la Tasi entro il 18 settembre.

Sono alle porte non solo le scadenze che riguardano i saldi dei singoli contribuenti e le classiche contribuzioni, ma anche le approvazioni delle nuove aliquote da parte delle amministrazioni ritardatarie, con la Tasi (la tassa sui servizi indivisibili dei Comuni) a fare da protagonista e i Comuni pronti a batter cassa.

In attesa che si attui la delega per la riforma fiscale, che vengano definiti i tagli della spesa pubblica e che si decida il destino delle agevolazioni fiscali per cittadini e imprese (fondamentale sarà capire quanto si riuscirà a risparmiare con la spending review), ci sarà da far fronte a un autunno di sacrifici e risparmi.

La casa, si sa, è ormai percepita come un bocconcino succulento da divorare a suon di tasse. Seppure siano recentissimi i dati della Cgia di Mestre secondo cui negli ultimi cinque anni la tassazione sulla casa è quasi raddoppiata mentre il valore economico delle abitazioni è mediamente sceso del 15%, l’autunno delle tasse sulla casa è cominciato. Sul fronte della Tasi, a tante, troppe, Amministrazioni sono rimaste solo poco più di due settimane per deliberare.

TASI – Ebbene: nei Comuni che pubblicheranno le delibere Tasi entro il 18 settembre, la prima rata del tributo si verserà entro il 16 ottobre e il saldo entro il 16 dicembre, altrimenti rata unica il 16 dicembre con aliquota base dell’1 per mille.

Tra i Comuni ci sono anche quelli che hanno pubblicato le delibera sul sito delle Finanze entro la fine di maggio scorso ma come accade sempre più di frequente non tutti sono riusciti a mettere mano al portafogli: per i contribuenti ritardatari resta ovviamente la facoltà di avvalersi del ravvedimento. Il salasso arriverà per i contribuenti residenti nei Comuni che non avranno deliberato la Tasi entro il 18 settembre: al 100% della tassa sui servizi indivisibili si aggiungerà infatti la seconda rata dell’Imu.

IMU – L’Imu continua ad essere pagata, in linea generale, per le unità immobiliari diverse dall’abitazione principale e dalle fattispecie ad essa assimilate. Si tratta, tra l’altro, delle seconde case e degli immobili locati. L’aliquota è decisa dal comune all’interno dei limiti minimo (4,6 per mille) e massimo (10,6 per mille) di legge. L’aliquota base è il 7,6 per mille. Le scadenze sono rimaste inalterate e cioè il 16 giugno e il 16 dicembre di ogni anno.

TARI – Per pagare la Tari – imposta dovuta per la raccolta e la gestione dei rifiuti – bisogna aspettare la richiesta del Comune. Si verserà in base ai metri quadrati della propria abitazione e in relazione al numero dei residenti che la abitano.

Per Imu e Tasi il pagamento può avvenire solo in F24 o bollettini postali equiparabili, mentre per la Tari il comune è libero di adottare una pluralità di modalità di pagamento.
(Agenzie)