ROMA (WSI) – A volte le questioni piu’ banali lasciano di stucco, per come sono gestite in modo approssimativo. Un esempio e’ quello del nuovo acronimo FCA (Fiat Chrysler Automobiles) nato con la fusione tra le due aziende auto Fiat e Chrysler. Wall Street Italia – che ha molta stima in Marchionne, perfino per la sua ultima decisione di silurare Luca di Montezemolo dalla Ferrari – ha scoperto che la sigla FCA nel mondo globale del business e della finanza pre-esisteva; quindi non e’ originale. Che occasione sprecata.
L’azienda gestita da Marchionne utilizza infatti lo stesso identico acronimo della Consob britannica, Financial Conduct Authority, appunto FCA. Si tratta dell’agenzia che regolamenta il mercato finanziario in Gran Bretagna, nata il 1. aprile 2013, quindi prima della fusione Fiat/Chrysler.
Probabilmente Robilant Associati (una società che gravita nell’orbita della famiglia Agnelli: aveva già realizzato il brand FIAT nel 2007) non aveva controllato su Google, e pare ovvio, nemmeno sul registro dei brand e marchi europei e internazionali. Vediamo se alla Robilant Associati, o all’ufficio stampa di FCA (intendiamo Detroit, non Londra) ci potranno spiegare il busillis, prima che diventi caso di studio nelle business school.
[ARTICLEIMAGE] La FCA inglese proprio oggi e’ nelle news finanziarie in quanto sta cercando di far luce su uno schema illegale che ha visto colludere broker e banche operanti sul mercato delle valute, come ha spiegato Martin Wheatley, chairman della britannica Financial Conduct Authority testimoniando a una commissione parlamentare alla Camera dei Lord di Londra.
Sia la FCA (UK) che l’omologa americana Sec (Securities and Exchange Commission) stanno indagando su una colossale truffa che vede sotto inchiesta i dealer delle maggior banche globali, accusate di aver manipolato il mercato Forex, su cui vengono movimentati ogni giorno $5.3 trilioni (5300 miliardi di dollari), il maggiore e totalmente non regolamentato mercato finanziario del globo. La truffa si sarebbe consumata tramite uso illegale delle chat rooom.
Circa l’altra FCA (ex Torino) giorni fa gli azionisti Fiat avevano approvato a maggioranza la fusione che ha dato vita appunto a Fiat Chrysler Automobiles. “E’ solo l’inizio, voglio solo dire che chi rimarrà azionista come rimarrò io avrà grandi soddisfazioni”, disse quel giorno il presidente John Elkann. Nel consiglio di amministrazione – e oggi la cosa assume un rilievo diverso – era stato escluso Luca di Montezemolo, infatti il cda di FCA risulta così composto: John Elkann, Sergio Marchionne, Andrea Agnelli, Tiberto Brandolino D’Adda, Glenn Earle, Valerie A. Mars, Ruth J. Simmons, Ronald L. Thompson, Patience Wheatcroft, Stephen M. Wolf, Ermenegildo Zegna.