PECHINO (WSI) – La Cina e la Russia costruiranno uno dei maggiori porti al mondo nell’area nord orientale al largo della costa del Mar Giapponese.
L’allenza tra le due potenze è assolutamente sensata. Pechino ha fame di risorse mentre la Russia sta cercando di canalizzare le sue esportazioni di gas e petrolio in Asia, in particolare dopo le nuove sanzioni Ue.
La Cina vuole diversificare le sue fonti di energia per alimentare la domanda interna di consumi.
Al porto – che diventerà uno svincolo commerciale di gas e petrolio – convoglieranno 60 milioni di tonnellate di carichi navali l’anno.
Il giornale People’s Daily Online ha scritto che per dimensioni e attività il porto è paragonabile a Immingham in Inghilterra o Le Havre in Francia. I calcoli sono basati sulle statistiche della Commissione Europea.
La nuova struttura si troverà nella parte a estremo oriente della Russia, ad appena 18 chilimetri di distanza dal confine con la Cina.
La regione è anche vicina alla Corea del Nord.
I leader di Russia e Cina hanno trovato un accordo sulla costruzione del porto alla Conference on Interaction and Confidence Building Measures in Asia (CICA) che si è tenuta a Shanghai in maggio, ma i dettagli sono emersi solo ora.
L’operazione rappresenta solo l’ultima collaborazione tra le due potenze in materia di energia e infrastrutture.
La Russia e la Cina stanno anche discutendo per creare un sistema di transazioni finanziarie interbancarie alternative allo SWIFT.