ROMA (WSI) – Investitori di nuovo delusi. Questa volta è un fondo immobiliare quotato a far rimettere soldi (e molti) a chi ci aveva creduto. La perdita arriverebbe a circa il 60% del capitale iniziale secondo le associazioni dei consumatori. Tutto parte a inizio luglio quando Olinda, questo è il nome del fondo, arriva a un accordo di vendita e decide di cedere i suoi immobili a due colossi della finanza francese Axa e Apollo.
In un colpo solo, il fondo che fa capo a Prelios Sgr, vende per 303 milioni di euro tutti i palazzi di Milano e hinterland, i centri commerciali (il Bicocca Village è il più noto) e i vari appartamenti, case, negozi e uffici ancora presenti nel suo portafoglio. Ai quotisti andrà, come stimato da Prelios Sgr, un primo rimborso di almeno 85 euro per quota (a cui potrà essere aggiunta una cifra ancora da definire).
L’operazione è avvenuta in un momento difficile per il mattone, con i prezzi crollati e poche prospettive di ripresa. In più il finanziamento che il fondo aveva con le banche (Unicredit e Intesa) era scaduto e c’erano poche possibilità di rinnovo. I francesi erano stati accolti da Prelios Sgr come l’opportunità che non si sarebbe più presentata. Ma i piccoli risparmiatori però non la vedono allo stesso modo e adesso sono sul piede di guerra. In questi giorni hanno fatto un po’ di calcoli e hanno iniziato a rivolgersi alle associazioni di consumatori, che stanno raccogliendo centinaia di lettere e mandati a procedere contro il fondo e contro la società.
Per i risparmiatori, e sono almeno 10mila quelli piccoli coinvolti, tra commissioni e rimborsi i conti non tornano. Il fondo era stato lanciato nel 2004 a 500 euro a quota (investimento minimo di 3mila euro) con scadenza a dicembre di quest’anno. A fine dello scorso dicembre la stessa società valorizzava ogni quota a 380 euro. Ora si è scesi a 85 euro. Negli anni ci sono stati diversi rimborsi e pagamenti di cedole da aggiungere al conto. Ma la distanza è ancora grande. A non convincere è anche il timing. La società ha venduto proprio mentre nell’aria c’era l’arrivo di un decreto ad hoc per il settore per una proroga della scadenza per i fondi immobiliari di due anni.
Il decreto è poi entrato in vigore a fine agosto. «Lascia perplessi il fatto che il fondo non abbia voluto approfittare di questa finestra» dicono da Confconsumatori. Prelios Sgr invece sostiene che aspettare non sarebbe servito e che per valorizzare il portafoglio servivano altri prestiti e che la decisione di vendere non era compito dell’assemblea degli azionisti. La Sgr dice che è stato rimborsato circa il 60% di quanto versato inizialmente e con la vendita del portafoglio residuo si punta a rimborsare oltre l’80% circa.
Ora la battaglia andrà avanti. Le associazioni attaccano la mancanza di un contratto di vendita e l’indebitamento monstre di questi anni.
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