BERLINO (WSI) – La Germania ha lanciato un appello a Google perché il colosso hi-tech sveli la formula segreta dietro al motore di ricerca che ha consentito all’aziende Usa di esercitare il monopolio sulla ricerca di informazioni su Internet in Europa.
La mossa ha fatto felici i concorrenti di Google, ma difficilmente il gruppo di Mountain View si lascerà fare.
In un’intervista concessa al Financial Times, il ministro tedesco della Giustizia Heiko Maas ha detto che Google deve diventare più “trasparente” sull’algoritmo utilizzato per mettere in ordine i risultati ottenuti quando si effettua una ricerca sul popolare sito Internet.
Robert Kimmitt, ex ambasciatore Usa in Germania, ha però criticato la richiesta, sottolineando che le società europee e un paese esportatore come Berlino, che dovrebbe puntare ad aprire i mercati per stimolare l’innovazione dei prodotti e servizi, “dovrebbe essere preoccupata dall’ipotesi avanzata di un’appropriazione della proprietà intellettuale da parte di uno Stato”.
La nuova offensiva dell’esecutivo Berlino si spiega con il crescente monopolio di Google in Europa nel settore Internet. La prospettiva di violazioni della privacy sono un’idea che non piace per niente alle autorità politiche del continente.
Non è un caso che l’appello sia avvenuto in seguito allo scoppio dello scandalo sulle operazioni di sorveglianza effettuate in gran segreto su Merkel e altri leader europei da parte degli Stati Uniti.
Google intanto ha lanciato una gamma di smartphone low cost in India. Il dispositivo costerà da 105 dollari in su e sarà dotato di sistema operativo Android One.
Il prezzo competitivo deriva anche dal fatto che il gadget verrà prodotto da società locali quali Micromax, Karbonn e Spice Mobiles. Il nuovo cellulare sarà poi lanciato anche negli altri principali mercati asiatici emergenti, bacino immenso per questi tipi di dispositivo.