ROMA (WSI) – Aveva in casa una quinta colonna, e non se n’era accorto. Ma ora vede chiaro su quel che gli è successo, Silvio Berlusconi. «Giulio Tremonti ha tentato un golpe contro di me». Lo sfogo è di due sere fa, quando a palazzo Grazioli Berlusconi ha incontrato i sindacati di polizia e i Cocer delle forze armate. «Tremonti già da parecchio stava lavorando contro di me».
Si riferiva al declino del suo governo, tra 2010 e 2011. Guardacaso quando proprio lui, Berlusconi, bloccò gli aumenti stipendiali dei poliziotti e dei militari. Una macchia che ha voluto bruscamente cancellare, incontrando mercoledì sera le rappresentanze sindacali, scaricandone la responsabilità sull’infido Tremonti.
È vero – ha riconosciuto Berlusconi – che l’ex ministro dell’Economia lo spingeva a «provvedimenti impopolari» e che lui li ha approvati «anche se non li condividevo». Adesso, però, trascorso il giusto lasso di tempo, al Cavaliere è più chiaro che in quella fase in cui l’Europa di Merkel e Sarkozy era già all’attacco, cioè nell’autunno del 2010, al ministero dell’Economia ci sarebbe stata una cricca che tramava nell’ombra.
«Tremonti – s’è sfogato – lavorava per diventare premier. La squadra era pronta: Grilli (il Ragioniere generale dello Stato, poi divenuto ministro dell’Economia con Monti, ndr), Fortunato (il potentissimo capo di gabinetto di Tremonti, ndr), e quel Milanese (ex deputato Pdl e ex consigliere politico di Tremonti, successivamente inquisito e arrestato, ndr) che poi sapete la fine che ha fatto».
Da dentro il governo lo sabotavano, dunque, e da fuori lo bombardavano. Risultato: «Mi hanno costretto ad andare via, scalzandomi».
Se però ha bloccato gli stipendi a tutti i dipendenti pubblici, e ha creato un gran danno soprattutto alla platea tradizionalmente vicina al centrodestra degli uomini e donne in divisa, insomma, Berlusconi se ne pente e per l’errore dà la colpa ai maneggi di Tremonti. Se invece ha perso le elezioni del 2013, la colpa è di Mario Monti, il quale «se si fosse alleato con il centrodestra come gli avevamo proposto», avrebbe cambiato l’esito delle urne. Invece Monti alle elezioni andò da solo con Scelta civica e la storia della politica italiana è cambiata. Ma ora si cambia di nuovo. Berlusconi pregusta infatti il ritorno in pista dopo aver scontato la pena.
Ha promesso ai sindacalisti con le stellette: «Incontrandovi ufficialmente, riprendo a fare politica in attesa della piena agibilità. Riprenderò in mano il centrodestra e mi concentrerò con sempre maggiore attenzione sull’economia e la politica estera». Già, la politica estera. «L’Occidente sta sbagliando tutto con Putin e anche in Medio Oriente. Il Califfato è un pericolo per l’umanità e l’Occidente costringe Israele a ritirarsi nonostante Hamas…».
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