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Venezuela bocciato, default più vicino

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CARACAS (WSI) – Dopo che S&P ha declassato il debito sovrano venezuelano a CCC+, si teme seriamente che il paese sudamericano possa scivolare presto verso un default.

Il presidente Nicolas Maduro ha smentito l’ipotesi di un fallimento delle finanze dello stato ricchissimo di petrolio, ma intanto è scattato l’allarme per una probabilissima crisi valutaria.

Il giudizio di S&P è pari a sette gradini sotto l’”investment grade”, in linea con la valutazione di Caa1 di Moody’s.

L’ultima volta che Caracas ha subito un tale smacco correva l’anno 2002, all’epoca in cui uno sciopero di ampia portata bloccò le esportazioni di greggio.

Come conseguenza del declassamento, i titoli di Stato emessi dal governo e dalle società petrolifere statali sono scesi di prezzo.

Il paese è atteso al valico il mese prossimo, quando giungono a scadenza 2 bond: il primo con scadenza l’8 ottobre per 1,5 miliardi di dollari, il secondo giorno 28 per altri 3 miliardi.

In tutto, l’amministrazione di Caracas dovrà rimborsare 4,5 miliardi di dollari e gli analisti scommettono che non sarà in grado di affrontare i pagamenti, con le riserve valutarie scese a 20,8 miliardi, il livello più basso degli ultimi 11 anni.