NEW YORK (WSI) – La borsa Usa chiude la seduta in rosso, i sell sono accentuati dai bombordamenti Usa contro postazioni Isis in Irak mentre il comparto farmaceutico risente delle azioni del Ministero del Tesoro in campo fiscale.
In chiusura, il Dow Jones cede lo 0,68% a 17.056 punti, il Nasdaq perde lo 0,41% a 4.511,50 punti e lo S&P 500 arretra dello 0,49% a 1.984,56 punti. Il petrolio ha terminato in rialzo: il contratto ad ottobre e’ cresciuto di 69 centesimi a 91,56 dollari il barile. Nel reddito fisso, i Treasury si avviano a chiudere positivi con rendimenti in calo al 2,53% per il benchmark decennale e al 3,25% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,2858 dollari e il biglietto verde sale a 108,89 yen.
Dopo tre sedute di seguito in calo per lo S&P500, il mercato sata attraversando una delicata fase tecnica.
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L’amministrazione Obama ieri sera ha intrapreso varie mosse che mettono i bastoni tra le ruote alle operazioni di “inversione”, la pratica seguita da alcune multinazionali per non pagare le tasse negli Usa spostando la sede fiscale all’estero.
Il settore farmaceutico è appesantito in particolare da AbbVie che cede quasi il 2%. La decisione potrebbe mettere a rischio l’accordo in base al quale AbbVie dovrebbe rilevare per 55 miliardi di dollari Shire, che a sua volta arretra di oltre due punti percentuali.
Sul fronte geopolitico gli Stati Uniti e gli alleati arabi oggi hanno bombardato per la prima volta la Siria, uccidendo decine di combattenti dello Stato Islamico e membri di un gruppo legato ad al Qaeda. Gli scontri hanno spinto al rialzo le quotazioni del greggio sostenendo i titoli energetici.
Sul fronte macro, resta piatto il Pmi manifatturiero di settembre. La lettura “flash” mostra che l’indice è rimasto invariato a 57,9, mantenendosi ai massimi di 52 mesi. Si ricordi che una lettura oltre 50 indica una fase di espansione dell’economia.
Sul fronte della politica monetaria, il governatore della Fed di Minneapolis, Governor Narayana Kocherlakota ha tenuto un discorso ieri sera affermando che l’inflazione dovrebbe attestarsi sotto il target nei prossimi anni. Oggi invece sarà la volta di altri governatori, tra cui il membro votante del FOMC Jerome Powell.
Tra le commodities, i futures sul greggio (wti ny) con scadenza a novembre guadagnano lo 0,84% a quota 91,63 dollari al barile.
Sul valutario l’euro in rialzo a $1,2888.
Tra i metalli preziosi, oro in rialzo dell’1,20% a quota 1.232 dollari l’oncia.
Tra i titoli da segnalare il rialzo di Apple, che guadagna l’1% ancora in scia dei record di vendite dei nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus. In aumento del 3,6% Cf Industries, dopo che la norvegese Yara International ha confermato l’avvio di trattative per una fusione. Si attestano invece in calo Pfizer (-0,93%) e Medtronic (-2,46%): gli investitori vedono di cattivo occhio le nuove regole annunciate dal Tesoro americano contro l’inversione fiscale e che potrebbero mettere a rischio i piani di espansione all’estero delle due societa’.