BUENOS AIRES (WSI) – Il governatore della Banca centrale argentina, Juan Carlos Fabrega, si e’ dimesso e la presidente Cristina Fernandez de Kirchner, che poche ore prima aveva criticato la sua gestione, ha accettato le sue dimissioni.
Alejandro Vanoli, presidente della Commissione nazionale valori, assumera’ provvisoriamente l’incarico lasciato da Fabrega. È il quarto governatore in meno di cinque anni.
Si alza la tensione sui mercati argentini.
Da quando ha preso l’incarico in novembre, Fabrega è stato tra i protagonisti della maggiore svalutazione del peso dal 2002, mentre la banca faceva scendere il tasso di interesse utilizzato come punto di riferimento dal sistema finanziario nazionale ai massimi di dieci anni.
Nel 2014, dopo che l’Argentina ha fatto default sul debito per la seconda volta in 13 anni, Fabrega ha avuto uno scontro aperto con Fernandez e con il ministro dell’Economia Axel Kicillof circa i tassi di cambio da adottare.
Pare che Fabrega volesse un’altra svalutazione del peso, una misura che Fernandez e Kicillof non era pronti a intraprendere. Il suo sostituto Vanoli dovrebbe invece essere più propenso a seguire la pista di Kicillof e della presidenta. Potremmo assistere a idee più creative in questo senso, come l’arrivo di un tasso di cambio duale.
