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Della Valle scende in campo anche lui? Forse

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ROMA (WSI) – Diego Della Valle sembra a un passo dalla discesa in campo in politica. Anche lui. Dopo l’amico Luca di Montezemolo, che per anni lo ha paventato e non l’ha mai fatto, dopo l’ex banchiere ed ex ministro delle elite religiose Corrado Passera, presenzialista in TV ma alla guida di un micropartito da prefisso telefonico, il fiorentino fondatore delle Tod’s, azionista del ‘Corriere della Sera’, ieri sera nella puntata di Servizio Pubblico da Michele Santoro su La7 ha fatto capire di essere pronto a “creare un veicolo, che raccolga molta gente, e che discuta, dibatta, e sia pronto a dire a questi signori del governo Renzi che e’ l’ora di andare a casa”.

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“Serve gente capace, competente, con quelli carini del governo andiamo a cena”, ha detto Della Valle, che ha confermato il suo giudizio ultranegativo su un Matteo Renzi definito solo “fenomeno mediatico” senza contenuto e senza la vera attenzione ai tanti problemi economici del paese che il momento richiederebbe. “Come si fa a propagandare ottimismo quando nelle famiglie i frigoriferi sono vuoti?”, ha detto l’imprenditore delle Tod’s. “Ma in questo governo, allora – gli ha chiesto Santoro – Renzi e’ l’amministratore delegato e Berlusconi cos’e'”? Risposta: “Oggi il Cavaliere si gode la vita, mentre Renzi lavora”.

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Della Valle su Renzi: “Gli dissi: ‘Pensa al Pd e non fare il premier’”

“In questi giorni sono partiti all’attacco molti pitbull della comunicazione. Vogliono che io mi occupi di altro”. Sono le parole di Diego Della Valle, che aggiunge: “Negli ultimi due anni si è costruito il mio rapporto con Renzi; è sempre stato un ragazzo corretto, simpatico. Un ragazzo giovane, ma vecchio politico. Scafato, uomo di mondo, politico navigato. Tutte le volte che mi ha chiesto di vederci, per chiedermi consigli, ho sempre accettato”. E rivela: “I consigli che gli davo io erano: ‘Occupati del partito, non fare il Presidente del Consiglio, lascialo fare a Letta, fatti un po’ di esperienza. Preparati una bella squadra, fatti un’agenda internazionale, poi vai al voto e se vinci avrai un Paese da gestire’”.

[ARTICLEIMAGE] L’imprenditore rincara: “Ho visto dire ‘Enrico stai sereno’ e dopo qualche giorno vederlo mandare a casa. Era importante che si facesse una squadra di governo preparata. Se escludete alcuni casi, molte persone non sono adeguate. Molti sono partiti da paesetti vicino a Firenze, sono arrivati a Milano e sono stati messi in quei posti solo per l’amicizia con Renzi. Quelli di prima erano peggio, oggi abbiamo bisogno di gente preparata. Con quelli carini ci andiamo a cena”.

Della Valle: “Berlusconi finalmente si gode la vita, mentre Renzi governa”

“Berlusconi finalmente si gode la vita, facendo il presidente mentre Renzi governa”. E’ la critica mossa da Diego Della Valle nei confronti del premier. E sottolinea: “Il problema grosso per noi oggi è la credibilità internazionale. Mangiarsi quel gelato a Palazzo Chigi non so se ha aiutato la nostra credibilità internazionale o se ci ha fatto sembrare dei buontemponi che sono bravissimi quando c’è da scherzare e non quando ci sono cose serie da fare. Quella roba ci ha fatto malissimo”. L’imprenditore rincara: “Come risolverà i problemi dell’Italia? Con un tweet dall’aereo presidenziale? Renzi ha detto una tonnellata di cose, ma non ha ottenuto nulla. Sarei contento che oggi ci fosse stato un trionfo di accoglienza per Renzi in Inghilterra. Dire 4 cose, prendere l’aereo di Stato e tornare a casa senza aver deliberato nulla è un dramma”.

Sul Tfr in busta paga, Della Valle osserva: “Il Tfr è una garanzia per la vecchiaia, è un aiuto per i figli. Far spendere quei soldi prima, mi preoccupa. Non mi piace. Ma non avevamo detto che avremmo tagliato i costi, la burocrazia? Articolo 18? Io sono vittima dell’articolo 18 nella mia azienda. È questo il momento di fare una finta guerra sull’articolo 18? In questo governo tutto è mediatico”. E aggiunge: “Smontare Renzi non è un divertimento. Lui sta diventando un pericolo. Renzi è andato in tilt. Il 40% dell’Europee non è un risultato che appartiene tutto a lui. La Boschi? Ragazza perbene ma completamente inadatta. Verdini? Tutti sanno chi è”.

Della Valle: “Poteri forti? Io li combattevo, Renzi da scout cantava intorno al fuoco”

Diego Della Valle puntualizza: “Non ero il consigliere di Renzi, ma quando mi è capitato gli ho dato dei consigli”. Poi affonda la lama: “Io ero in trincea contro i veri poteri forti, i vari Cuccia, Romiti, mentre Renzi cantava intorno al fuoco vestito da boyscout. Io ero in trincea contro i veri poteri forti, i vari Cuccia, Romiti, mentre Renzi cantava intorno al fuoco dei boyscout”. E aggiunge: “Renzi dovrebbe sapere che la gente è piena di dignità, ma ha i frigoriferi vuoti. Quella degli 80 euro è stata una boutade mediatica”.

L’imprenditore poi propone un referendum per verificare in Italia le famiglie di “sfaticati e di opportunisti”, come quella di Marchionne, sul quale osserva: “Credevo avesse caricato la Duna e avesse salutato Torino per sempre. E invece no”. E aggiunge: “Renzi è inebriato dal volo di Stato, forse non sa nemmeno quanto costa. E’ andato in Silicon Valley per fare una gita. Doveva portarsi dietro gli imprenditori e creare dei tavoli di lavoro. In realtà, l’orgoglio italiano lo trovi solo se incontri un migrante al parcheggio. Questo non è un establishment dei poteri forti, ma delle ginocchia mosce”.

L’appello di Della Valle: “Ragazzi, non è vero che è l’ultima spiaggia”

“Ragazzi, non è vero che è l’ultima spiaggia. Dobbiamo vigilare e avere la forza di dire che devono andare a casa”. E’ l’appello finale di Diego Della Valle, che prima continua le sue critiche all’operato di Renzi: “Un patto tra il premier e Berlusconi per spartirsi il Colle e, forse, la Rai? Renzi e Verdini sono due persone pragmatiche, non hanno a cuore il Paese. Per loro è un’occasione ghiotta”.

E aggiunge: “Caro Renzi, non ti daremo i 1000 giorni, facci vedere il programma e se non va bene, vai a casa. Ma non credo che Renzi faccia un passo indietro. Se presenta un piano serio, vero, utile al Paese, con date certe; se fa un piano industriale sul turismo, se instaura un rapporto civile con la classe politica, allora rimarrà altrimenti va a casa. Se non lo fa ” – continua – “Napolitano ci deve dire perché ha mandato a casa Berlusconi, Monti, Letta. Le opportunità ci sono eccome”. Poi sottolinea: “Renzi non mi ha mai chiesto un aiuto economico. E io mai gli ho chiesto di aiuti per Italo”.

trascrizioni dal video: Il Fatto Quotidiano