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A Wall Street tornano le vendite, realizzi sulle small cap

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NEW YORK (WSI) – Wall Street cancella gli iniziali guadagni e chiude la seduta in rosso per via dell’ennesimo sell-off nel comparto tecnologico e tra i titoli a bassa capitalizzazione. Il Russell 2000 perde lo 0,66% a 1.097,41 punti.

Nel finale, il Dow Jones cede lo 0,10% a 16.992 punti, il Nasdaq arretra dello 0,46% a 4.455 punti e lo S&P 500 cala dello 0,15% a 1.965 punti.

In assenza di dati macroeconomici di rilievo, gli analisti speculano sulle prossime mosse della Federal Reserve dopo il buon dato sull’occupazione di settembre diffuso venerdi’ scorso. Le prossime riunioni del FOMC sono previste per il 16 e 17 ottobre.

Continuano inoltre a preoccupare le incertezze a livello internazionale e il ritmo di crescita dell’economia mondiale.”Prevale il nervosismo oggi sul mercato, in attesa dell’inizio della stagione delle trimestrali. In particolare, gli investitori vogliono verificare gli effetti del rialzo del dollaro sugli utili societari” ha detto a Bloomberg Jim Russell, senior strategist presso la Bank Wealth Management.

Secondo le stime di Reuters, nel terzo trimestre gli utili sono cresciuti del 6,4% su base annua. Ma gli analisti restano cauti. Il forte rafforzamento del dollaro negli ultimi tre mesi rischia di aver compromesso la redditività della corporate America.

Nel reddito fisso, il benchmark decennale chiude in rialzo con rendimenti in calo al 2,42% e il trentennale con rendimenti al 3,12%. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,2619 dollari mentre il biglietto verde cala a 109 yen.

Venerdì l’indice S&P 500 ha messo a segno la migliore seduta da agosto, spinto dai dati più forti delle attese sul mercato del lavoro che hanno alimentato l’ottimismo sull’economia. Ma il bilancio settimanale è stato negativo. La volatilità sul mercato di recente è stata alta, con forti oscillazioni tra i disordini a Hong Kong e i timori per l’Ebola negli Stati Uniti, che potrebbero continuare a condizionare gli scambi. L’indice di volatilità CBOE venerdì ha chiuso a 14,55, ben sotto la media a lungo termine di 20.

Gli investitori intanto attendono l’inizio della stagione delle trimestrali in cerca di ulteriori informazioni sull’andamento delle società nella congiuntura attuale. Questa settimana sono in calendario i risultati di Alcoa, Costco Wholesale e Monsanto, anche se la stagione entrerà nel vivo la prossima settimana.

Tra i titoli attenzione a Hewlett-Packard (+4,5%), dopo che la società ha annunciato un piano per dividersi in due società quotate in borsa: una focalizzata sulla produzione di computer e stampanti, l’altra sul corporate computing e sui servizi di Information Technology.

Fari puntati anche su Chevron che ha annunciato la vendita di una quota del 30% del giacimento canadese di shale Duvernay a Kuwait Foreign Petroleum Exploration per 1,5 miliardi di dollari. General Motors ha comunicato sabato tre nuovi richiami per oltre 57.000 veicoli negli Stati Uniti, dopo aver
già richiamato alla vigilia 524.384 vetture. Unesis Pharma affonda del 52% nel premarket dopo l’annuncio dell’esito negativo dell’obiettivo primario di un test clinico.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,33% a $1,2557; dollaro/yen -0,37% a JPY 109,33; euro/franco svizzero +0,10% a CHF 1,2117; euro/yen -0,01% a JPY 137,30. Generale rallentamento del dollaro, che scende dal massimo in quattro anni.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio +0,57% a $90,25 al barile, quotazioni oro +0,18% a $1.195,10. Tra le altre materie prime, i prezzi del platino sono scivolati al minimo dal 2009.