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Borsa Milano chiude in forte calo, Fmi gela i rialzisti

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MILANO (WSI) – Borsa Milano chiude in calo dell’1,73% a 19.771 punti. A Piazza Affari è peggiorato il sentiment nel pomeriggio, con l’indice Ftse Mib che scivola ai minimi giornalieri, bucando la soglia di 19.900 punti. Dimenticati in fretta i massimi intraday di 20.132,36. Volumi altini, per circa 2,65 miliardi di euro.

Incide la performance al ribasso dei mercati Usa e la revisione al ribasso delle previsioni del Fmi che ora vede una crescita mondiale del 3,3% per l’anno in corso. È la terza volta che le stime vengono tagliate.

“Se il mercato in qualche modo regge è solo perchè ci si aspetta un intervento massicio di Draghi. Guardando ai dati macro da solo il mercato non può farcela”, commenta a Reuters un trader milanese.

Tra i singoli nomi, pesanti CNH Industrial, che ha lasciato sul terreno il 4,59%, dopo che Agco, produttore Usa di macchine agricole, ha tagliato le previsioni. Debole anche Fiat (-2,09%), sebbene sopra i minimi, dopo i dati sulle vendite di auto in Brasile, che evidenziano un deciso rallentamento e con il gruppo che fa peggio del mercato. A livello settoriale frenata dei bancari, tra cui le big Unicredit (-1,31%) e Intesa Sanpaolo (-2,06%).

Sotto i riflettori dalla mattina la brusca frenata del titolo Fiat, che sparirà dal mercato telematico italiano venerdì 10 ottobre, per effetto della nascita ufficiale di FCA, il cui titolo sarà quotato sia a New York che a Milano.

Le quotazioni del Lingotto hanno perso oltre -2%, al momento cedono -1,89%. Pesano anche le vendite deludenti in Brasile.

La prudenza degli investitori si spiega anche con l’andamento negativo di Wall Street e la pubblicazione delle minute da parte della Fed, relative all’ultimo meeting del Fomc, il suo braccio di politica monetaria, in calendario domani. Domani partirà ufficialmente anche la stagione degli utili Usa.

Tengono banco ancora i timori sullo stato di salute dell’economia dell’Eurozona, con la produzione industriale tedesca che ha registrato il calo più forte dal 2009.

Sul mercato dei titoli di stato spread tra Btp e Bund in ampliamento in area 148 punti contro i 143 della chiusura di ieri sera. Il rendimento del titolo decennale italiano sale così al 2,36%.

Azionario asiatico misto, borsa Tokyo -0,67%. Hong Kong -0,49%, indice australiano S&P/ASX 200 -0,16%, Kospi coreano +0,23%, Shanghai Composite Index invariato.
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Occhio allo yen, che ha riportato il rialzo più sostenuto sul dollaro dallo scorso aprile, prima dell’annuncio della Bank of Japan, che ha mantenuto invariato il suo programma di stimoli all’economia e i tassi, rivedendo però al ribasso le valutazioni sulla produzione industriale. A seguito delle sue dichiarazioni, il biglietto verde ha recuperato terreno.

Anche la Reserve Bank of Australia ha lasciato invariata la propria politica monetaria, con tassi fermi al minimo record del 2,5%, come largamente atteso dal consensus.

Guardando ai rapporti di cambio più importanti, l’euro scambia in ribasso -0,2% a $1,2628; dollaro/yen -0,06% a JPY 108,71; euro/franco svizzero -0,15% a CHF 1,2109; euro/yen -0,60% a JPY 136,82.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,49% a $89,90 al barile, quotazioni oro -0,21% a $1.204,80.