NEW YORK (WSI) – Nel rivedere al ribasso le stime di crescita mondiale nel 2014 e 2015, il Fondo Monetario Internazionale ha avvertito del rischio che l’economia non torni mai più ai ritmi di crescita cui ci aveva abituati prima dello scoppio della crisi finanziaria.
Il governo Renzi si rassegni: stando al World Economic Outlook in Italia il Pil calerà quest’anno dello 0,2% (-0,5 punti percentuali rispetto a luglio) e tornerà positivo nel 2015 con +0,8% (-0,3 punti). Il -0,2% del 2014 segue il -2,4% del 2012 e il -1,9% del 2013.
Meglio andrà per la Spagna (+1,3% 2014 e +1,7% nel 2015) e la Grecia (+0,6% e +2,9%). Il debito italiano si attesterà quest’anno al 136,7% del Pil, in aumento rispetto al 132,5% del 2013. Nel 2015 il debito sarà al 136,4%.
Il Pil mondiale salirà del 3,3% nel 2014, 0,4% in meno delle previsioni di aprile e 0,1% in meno delle previsioni provvisorie rese pubbliche in luglio. È già la terza volta che gli economisti dell’istituto di Washington tagliano le stime. Nel 2015 l’attesa è per una crescita del 3,8%, in calo dal 4% stabilito in precedenza.
Il rallentamento economico sta interessando non più solo l’Occidente, ma anche i grandi paesi in via di Sviluppo come Cina, Russia e Brasile.
Tra i tre ‘cigni neri‘ – ossia possibili eventi negativi – sul breve citati dal consulente economico Olivier Blanchard figurano la compiacenza dei mercati finanziari circa il futuro, le tensioni tra Russia e Ucraina e il fatto che una terza recessione nell’area euro provocherebbe una deflazione.