Mercati

Venezuela rischia il default: i mercati ci scommettono

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

CARACAS (WSI) – Il mercato stavolta ci crede sul serio a un default del debito sovrano del Venezuela. Ci sono ben $4 miliardi e mezzo di titoli del debito in scadenza, mentre le riserve sono scese ai minimi di 11 anni.

Anche se in colpevole ritardo lo stato guidato da Nicolas Maduro è giunto alla conclusione che le ultime aste di bond non hanno permesso al governo di guadagnare chissà uanto tempo e anzi le emissioni hanno invece aggravato la stretta di liuidità che è poi alla base dei timori di un default.

Guardando alla curva dei rendimenti si capisce chiaramente che i mercati iniziano a prepararsi all’eventualità shock di un default, ipotesi più volte respinta al mittente da Maduro.

Un mese fa la curva aveva un andamento lievemente crescente, con i titoli a 2 anni che rendevano il 12%, quelli a 10 anni il 13,5%, per ripiegare al 12,5% sulla scadenza a 25 anni. Ora, invece, l’inclinazione della curva è negativa.

In sostanza, il mercato richiede rendimenti più elevati per avere i bond a più breve termine, segnalando il chiaro timore che il paese sia costretto a dichiarare default tra qualche giorno.

In un mese di tempo i titoli di stato venezuelani, tra i maggiori paesi esportatori di greggio al mondo, hanno perso il 9,5%, la perdita più pesante subita tra le economie emergenti, come riporta Bloomberg.

Il Venezuela deve ripagare domani $1 miliardo e mezzo di debito, il primo dei due pagamenti previsti nel mese in corso. PDVSA, la compagnia petrolifera statale venezuelana, ha da parte sua un pagamento da $3 miliardi che scade il 28 ottobre.

Quanto alle riserve del paese sudamericano ricco di petrolio, esse sono calate di 1,8 miliardi il 3 ottobre scorso, attestandosi a $20 miliardi che comprendono circa 15 miliardi di oro. Si tratta del calo più marcato negli ultimi 4 anni.