ROMA (WSI) – Claudio Messora licenziato e lo staff comunicazione al parlamento Europeo azzerato.
Il cofondatore del Movimento 5 stelle Gianroberto Casaleggio ha deciso di intervenire dopo i continui problemi all’interno del gruppo. E non solo a Bruxelles. L’uomo, fino ad oggi considerato tra i più fidati della Casaleggio associati, era stato contestato fortemente nei mesi scorsi anche nel suo primo lavoro al Senato a Roma.
La decisione improvvisa va a toccare a cascata anche il gruppo di 15 persone in totale – giornalisti, videomaker, grafici, fotografi – che erano state assunte direttamente da Messora a inizio giugno con regolare contratto.
Messora, intercettato dall’Adnkronos, si trincera dietro un “no comment”.
Il gruppo comunicazione, stando alle regole dei 5 Stelle, è affidato ai vertici del Movimento, dunque a Grillo e Casaleggio, e pagato attraverso il fondo per i collaboratori. Gli europarlamentari M5S, inoltre, avrebbero dovuto devolvere mille euro al mese per il funzionamento del gruppo. Ma qualcosa è andato storto. Tra Messora e gli eletti non è mai corso buon sangue. A qualcuno dei 17 europarlamentari, inoltre, la regola che prevede di affidare la comunicazione a un gruppo di lavoro scelto dalla Casaleggio associati non è mai andata giù.
Da qui, il braccio di ferro sui mille euro, finito in uno scontro aperto alla Casaleggio associati tra l’eurodeputato Ignazio Corrao e lo stesso Messora, consumatosi davanti agli occhi del cofondatore del Movimento. Casaleggio, dopo varie telefonate e tentativi di mediazione, alla fine opta per la linea dura: nei giorni scorsi, a pochi giorni dall’evento #italia5stelle al Circo Massimo, ha deciso di azzerare lo staff.
Una scelta di cui è al corrente anche Beppe Grillo e che è destinata a fare molto rumore, visto che non avrebbe precedenti nel Parlamento europeo. Un eletto, intercettato dall’Adnkronos, assicura che i 15 non andranno tutti a casa: “Valuteremo i curricula e terremo i migliori – dice – ma bisogna tagliare i costi e allontanare le persone che non hanno lavorato bene. E prima di fare ciò, occorre sciogliere l’intero gruppo”.
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ROMA (WSI) – Il sospetto si aggira dalle parti del gruppo parlamentare pentastellato, che ieri in assemblea avrebbe discusso un caso abbastanza strano, come riporta Libero in edicola oggi.
CHE FINE HANNO FATTO LE MAIL? – Stando al racconto del quotidiano, il servizio mail parlamentari a 5 stelle sarebbe stato da poco esternalizzato. Ma a sorpresa nei giorni scorsi lo Staff di Beppe Grillo avrebbe scritto ai parlamentari di non usarlo più, nonostante fosse quello “impostato” su pc e cellulari.
Di più, le mail di alcuni dei parlamentari che ne avevano fatto più uso sono sparite del tutto. E si insinua il dubbio:
Così ieri in riunione qualcuno ha alzato la voce. Avanzando sospetti. «Hanno il controllo del server – borbotta un dissidente puntando il dito contro la Casaleggio associati – qui o c’è incompetenza o dolo».