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Wall Street: ancora una giornata nera, Dow -335 punti

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NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude la seduta in forte calo con ribassi intorno al 2% per i maggiori indici. Nel finale il Dow Jones cede l’1,97% a 16.659.25 punti con una perdita di -334.97 punti, il Nasdaq cala del 2,02% a 4.378.34 punti (-90.26) e lo S&P 500 arretra -2,07% a 1.928.21 punti.

Le altre chiusure:

Crude Oil 83.77 -2.33% Gold 1,221.90 -0.28% EUR/USD 1.2703 +0.10% 10-Yr Bond 2.33 -0.13% Corn 342.25 -0.73% Copper 3.01 -0.58% Silver 17.30 -0.71% Natural Gas 3.85 +0.05% Russell 2000 1,067.99 -2.66% VIX 18.76 +24.16% BATS 1000 21,394.79 -2.17% GBP/USD 1.6125 +0.03% USD/JPY 107.7050 -0.11%.

Se le notizie sul fronte interno – compresi i dati sui sussidi di disoccupazione e gli utili societari – sono state incoraggianti, gli investitori continuano però a cercare indicazioni direzionali all’estero. In Germania le esportazioni ad agosto sono scese del 5,8%, il maggior calo da gennaio 2009, ulteriore segnale di incertezza per la prima economia europea dopo le letture negative di produzione e ordini all’industria. Dalla Cina sono inoltre arrivati in settimana dati che hanno mostrato un lieve indebolimento del settore servizi a settembre.

Il petrolio a novembre ha perso 1,54 dollari chiudendo a quota 85,77 dollari al barile, ai minimi dal dicembre del 2012. I titoli di Stato americani chiudono contrastati con il rendimento del decennale al 2,32% e quello del trentennale al 3,06% dopo l’asta. Sui mercati valutari, l’euro cala a 1,2683 dollari mentre il biglietto verde perde terreno contro lo yen a quota 107,77.

La volatilita’ resta alta con il Vix a quota 18,78 punti, in aumento del 24%. Giornata nera anche per il Russell 2000, in calo del 2,26% a 1.072,29, ai minimi in 12 mesi.

Con i listini che hanno chiuso ieri la giornata migliore dell’anno sulla scia dei verbali della Federal Reserve, gli investitori incassano i guadagni e attendono nuove indicazini dal fronte economico e monetario. Non aiuta per il momento il calo delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.

Ancora notizie positive sono arrivate dal versante macro: i sussidi di disoccupazione sono diminuiti a 287.000 unità nella settimana terminata il 4 ottobre. La settimana prima erano stati pari a 288 mila (dato rivisto da 287.000). Il consensus degli analisti era per un risultato pari a 295.000. La media a 4 settimane è stata di 288 mila in media. Si tratta del minimo da gennaio 2006, periodo in cui sono stati raggiunti le 287.000 domande di indennità. Il trend fa pensare a un miglioramento del mercato del lavoro.

Oggi intanto il Dipartimento del Commercio ha comunicato che le scorte all’ingrosso sono aumentate ad agosto dello 0,7%. Gli economisti avevano atteso un aumento dello 0,3%. Il dato di luglio è stato rivisto al rialzo, da +0,1% a +0,3%.

La fase di incertezza proseguirĂ , segnalano gli analisti, fino a che le societĂ  a maggiore capitalizzazione non avranno riportato i loro bilanci trimestrali.

L’indice allargato S&P 500 viene dalla giornata migliore dell’anno. Il profitto del colosso dell’alluminio ha fatto meglio del previsto, dando il via con il piede giusto alla stagione delle trimestrali. Il titoo fa +3% per ora.

Tutt’altro discorso merita Gap, che cede il 9% circa dopo aver annunciato le dimissioni del suo Ceo e aver reso noto un fatturato deludente nel mese di settembre. Tonfo anche per Advanced Micro Devices che ha nominato un nuovo AD una settimana prima della pubblicazione dei conti fiscali.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,19% sul dollaro a $1,2757; dollaro/yen -0,39% a JPY 107,66; euro/franco svizzero -0,06% a CHF 1,2111; euro/yen -0,21% a JPY 137,38; da segnalare che negli ultimi due giorni lo yen, considerato tra i beni rifugio per eccellenza, è salito sul dollaro +1,6%, per poi fare oggi dietrofront.

Tornano negativi dopo un recupero iniziale i futures scambiati a New York, che ieri avevano bucato quota $88. I contratti -0,08% a $87,24. Acquisti sull’oro, +1,88% a 1.228,70.